27 luglio 2016

Mauro, la Wanda e tutto il resto

Siccome tutti parlano della vicenda Icardi e da diversi giorni sto twittando sull’argomento, mi sembrava carino riassumere in un unico scritto il mio pensiero, nella (vana) speranza di far ragionare certi tifosi.

Partiamo da un presupposto, tanto per sgombrare il campo da ogni dubbio: Icardi lo prenderei a sprangate nelle gengive perchè chiunque, in qualunque ambito, batte cassa. Ma ci sono tempi e modi ben precisi.
I suoi sono da compilation di schiaffazzi che "segnati le ossa che te le mischio".

Detto questo, per gestire una società, è necessario scindere il lato “umano” da quello tecnico/strategico. Piaccia o non piaccia, è così.

Una strategia prescinde da simpatie o antipatie personali ma mira a perseguire uno scopo, tenendo conto di tutte le variabili, senza fermarsi al qui ed ora ma guardando al futuro. La cosiddetta “visione di insieme”, tanto cara al mio ex capo (che, per inciso, ha ragione da vendere).

Partiamo da qui. Numeri incontestabili alla mano, Icardi ha una efficacia senza pari in Europa. L’ultima statistica disponibile, risalente ad aprile 2016 e prodotta dal sito 101 Great Goals, ci dice che – cito testuale – “l’attaccante argentino dell’Inter ha in questo momento la miglior percentuale realizzativa in Europa, superando anche mostri sacri come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo
Mauro Icardi è attualmente in testa alla classifica della percentuale di realizzazione nel calcio europeo. L’argentino, in nerazzurro dal 2013, sta facendo meglio di Lionel Messi, Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimović nella conversione dei tiri in porta in gol. Pur avendo messo a segno soltanto quindici reti in ventinove partite le statistiche di Icardi mostrano come l’abbia fatto con un numero decisamente basso di conclusioni, che lo porta ad avere una percentuale del 30.6%. Seguono Javier Hernández del Bayer Leverkusen (27.1%), Karim Benzema del Real Madrid (26.2%) e Ibra (24.6%), con Messi e CR7 staccati rispettivamente a 17.1% e 14.8%. La lista prende in considerazione i giocatori con almeno quindici gol in campionato, ma è comunque esaustiva e segnala come l’argentino abbia tirato fuori il meglio dalle occasioni avute”.

Gonzalo Higuain, non pervenuto. Cosa ci dice questa statistica? Che Higuain ha si segnato moltissimo MA potendo contare su un numero di occasioni infinitamente più alto. Dati alla mano, perché su questo si può discutere,  una mente dotata di un minimo di senno capirebbe già che un gioco come quello di sarri combinato con l’efficacia di Icardi gli consentirebbe, dati alla mano, di segnare ancora di più.

Ora, miei cari affaristi di sto cazzo. Voi che “50 milioni e gabbiadini così sistemiamo il bilancio e va via il cattivone che glielo impacchetto", rispondete a due domandine.
Pensate davvero di rimpiazzare Icardi con Gabbiadini? Si? Curatevi. I gol di Icardi Gabbiadini se li può sognare col binocolo. E non perché, poverino, abbia avuto poche chances. Quando ha giocato titolare, alla samp, non è arrivato a 10 marcature. Pur avendo due anni in più di Icardi.
Che, è sempre bene ricordarlo, è un ’93.

Tenetevelo bene a mente quando qualche genio vi proporrà, come possibile rimpiazzo “il giovane” Pavoletti che "ha esperienza della serie A". Talmente giovane che è nato nel 1988 e ha fatto la prima stagione decente in serie A quest’anno, segnando 14 gol.
Ora, capisco che la favola di Milito faccia impressione ma è bene ficcarsi nella zucca che Pavoletti NON è Milito (che peraltro nella sua stagione al Genoa di gol ne mise a segno 24). Milito che, nelle stagioni precedenti e giocando a Saragozza, aveva sempre avuto una media costante e di tutto rispetto.
Poi oh! Abbiamo preso per anni per il culo il milan e "il giovane antonini" e facciamo lo stesso errore?


Veniamo all’altra simpatica minchiata del “sistemare il bilancio”. Se non siete così da TSO da credere davvero che gabbiadini possa sostituire Icardi, i 50 milioni andranno reinvestiti per forza su qualcun altro, che possa dare le stesse garanzie. Chi?
No, nomi tipo Lewandowski non valgono. Primo perché costa un botto. Secondo perché anziché ridurre il monte ingaggi lo si andrebbe ad innalzare. Penserete mica che il buon Robert venga qui perché “l’Inter è l’Inter”, vero? Ma soprattutto, credete davvero che qualcuno, oggi, lascerebbe la Premier o il Bayern per l’Inter, che manco fa la Champions League? Tagliandosi lo stipendio?
No, lo United non è un termine di paragone accettabile. Proprio perchè gioca in Premier League, con tutto ciò che ne consegue in termini di appeal, guadagni e quant'altro.

Non solo. Se vendi, devi avere la certezza di poter comprare o ti ritrovi a schierare il numero di CRO. Che non mi risulta sia particolarmente prolifico in termini di marcature.

Ah già, ma dobbiamo vendere. L’ha detto la TV (e vaffanculo all’aumento di capitale e ai report UEFA che indicano come la gestione stia andando nella giusta direzione).
Non solo. de laurentiis offre 50 milioni. Nel mentre, fissa:
  •  la clausola di Icardi a 100 milioni
  •  il prezzo di Koulibaly a 55 milioni

Praticamente, Icardi viene valutato meno di koulibaly in entrata ma più di Higuain in uscita.
Farvi due domande sull’inculata biblica che rappresenta questo scenario?

Non solo. Al di là delle ambizioni irraggiungibili (anche io voglio sposare Ricky Martin ma devo scontrarmi con la dura realtà dei fatti) il nostro obiettivo primario è centrare la Champions, il prossimo anno. Il napoli è senza dubbio una delle nostre rivali, insieme alla roma.

Ora, roma e napoli si indeboliscono. Una persona dotata di minima intelligenza pensa di approfittarne.
Ma voi no, geni del male. Il napoli ha un sacco di soldi ed è alla disperata ricerca del sostituto di higuain, difficilmente reperibile sul mercato a meno di non bruciare tutta la plusvalenza fatta (che poi, 90 milioni pagabili in due comode rate). Di fatto, si trova col cerino in mano. Mi ricorda molto la situazione post-cessione di Sheva. Il milan girò l’Europa alla ricerca di un sostituto per poi trovarsi a strapagare quella pippa immonda di Oliveira.
Giustamente ridemmo loro in faccia. Oggi, volete trovarvi nella stessa situazione.

In un colpo solo:
  • risolvereste il problema del napoli, dando loro un centravanti giovanissimo ma che in Italia è una garanzia
  • indebolireste una squadra che già fatica moltissimo a segnare
  • cedereste un attaccante prolifico a una cifra che manco il Bazar “Cielo, che prezzi!”, dimostrando l’acume di un criceto in prognosi riservata.

Last but not least.
Il caro vecchio ritornello del "non puoi tenere un giocatore scontento".
Posto che ti apro il culo se non fai il professionista, può essere vero. Se il giocatore va in scadenza.

Il buon Maurito ha un contratto che scade nel 2019. Se tutto va bene, a scadenza dell'accordo siglato con la UEFA in materia di fpf che scade nel 2018, Suning potrà fare quello per cui è venuta in Europa: spendere la liquidità in eccesso.
Cosa significa? Che con un contratto fino al 2019, il signor Icardi - se fa lo stronzo - finisce nella villa di Nanchino di Zhang a fare il nano da giardino.
Se giochi male per tre anni, forse andrai via a zero ma le tue prestazioni varranno quanto un preservativo bucato sulla spiaggia di Ortona.
Tradotto in soldoni: dovrai essere tu a pagare per giocare. Di certo, le cifre che guadagni oggi te le puoi scordare.

Ultimo capitolo che è il vero problema. La Wandissima.

Ora, premesso che è riuscita nella sua tattica sgangherata di mettere i tifosi contro Icardi perché le è stata data una importanza che non doveva avere e che fareste meglio a fottervene del calciomercato e della ridda di voci che ne conseguono in modo da non farvi venire la gastrite, analizziamo il suo comportamento.

Come sapete, credo nel girl power e nelle opportunità per tutti. Però, santo iddio, studia ragazza mia.
Come in tutte le cose non ci si improvvisa.
Una tecnica di comunicazione ridicola, sguaiata. I geotag a intermittenza sono meravigliosi. Quasi quanto il dichiarare che stai trattando col napoli senza l’ok scritto dell’Inter; cosa, questa, che espone la tua controparte a sanzioni.
Se vuoi fare mino raiola, mia cara, devi avere l’esperienza di mino raiola.

Per intavolare un simile braccio di ferro bisogna sapere cosa si sta facendo, bisogna studiare, fare esperienza. Iniziare dal basso, con umiltà. Non ci si improvvisa procuratori dalla sera alla mattina, solo perché a casa ti annoi. Non basta fare sparate sui giornali o sui social per forzare una trattativa. Peraltro, ci sarebbe un universo da scoprire anche lato negoziazione, che non è una cosa che si impara dall’oggi al domani. Per lavoro, ho avuto l’opportunità di seguire alcuni corsi: un sistema affascinante, complesso, nel quale ogni mossa è studiata a tavolino e vista non solo sull'immediato ma anche sul medio e lungo termine.

Le offerte via twitter, che salgono di ora in ora, sembrano più un circo che una trattativa seria tanto che, da un momento all’altro, mi aspetto che entri di prepotenza anche Moira Orfei.

Raiola, che persegue la filosofia della Wanda “fare il meglio per il proprio assistito” (qualcuno ha giustamente fatto notare che anche i tempi giusti sono fondamentali), quando si è trattato di portare Ibra al Barcellona ha fatto mettere sul tavolo una paccata di soldi con cui abbiamo pagato Milito e Motta e – di fatto – Samuel Eto’o.
SAMUEL ETO’O.

Non manolo gabbiadini, con rispetto parlando.

Discorso opposto per Maicon. 
Caliendo vendette anche la madre pur di assicurare al suo assistito (e a se stesso) emolumenti principeschi. Commise un errore fondamentale: promise al Real che, in cambio di siffatto contratto, avrebbe convinto l'Inter ad abbassare il prezzo del cartellino sotto ai 25 milioni visto che Florentino non intendeva spendere oltre per un terzino.
Siccome il prezzo lo fa il venditore e l'Inter non aveva nessuna intenzione di privarsi del buon Douglas, il Real si attaccò al cazzo visto che l'Inter non scese mai sotto i 30 milioni.  
Non un bell'esempio di come un procuratore fa gli interessi dell'assistito. Un errore da dilettanti (o da avidi privi di acume).
Ecco. La Wanda sembra aver pestato la medesima merda.

In tutto questo, la nuova proprietà sembra avere le idee chiare. Ausilio ha dichiarato più volte incedibile Icardi.
Tutto può accadere, certo. Ma, su questo, la nuova proprietà si gioca una larga fetta di credibilità. Cedere dopo avere fatto il muro contro muro, indebolendo nel frattempo la squadra, non sarebbe un buon biglietto da visita, visto il circo Barnum messo in atto dalla "procuradora".

Ultima cosa, Wanda.
Hai dichiarato che De laurentiis ti ha promesso un ruolo in una trasmissione tv.
Ecco. Il buon Aurelio non ha una cazzo di televisione che sia una.

Niente niente te sta a pigghià p’u culo?