Io non so da dove cominciare, veramente.
Cioè, lo saprei anche ma vorrei evitare di pagare un avvocato…
E’ indicativo, però, il titolo del mio ultimo pezzo dove, perlatro, non non c'entravamo nulla. Due anni dopo, siamo ancora qua.
E’ da tanto che non scrivo, vuoi per mancanza di tempo e soprattutto di poesia ma oggi quattro righe mi sento di buttarle giù.
Perché stare zitti non si può. E questo lo dico soprattutto agli inter(t)risti, gente meschina che millanta di tifare per la mia squadra.
Partiamo dal presupposto. Era rigore? Per valutarlo, uso un metro che nel corso degli anni si è rivelato infallibile: a me lo avrebbero fischiato?
Insomma... I famosi rigori che “si possono dare o non dare” (e che a noi ovviamente non danno mai).
Nota a margine: era così clamoroso che allo stadio non lo ha visto nessuno.
Però, però, però... Il problema qui è un altro. E ben più grave L’arbitro aveva valutato il contatto come regolare (fa cenno che non c’è fallo), tipo quello sotto per intenderci.
Tanto è vero che, quando è stato chiamato il VAR, ero indecisa tra un time-out TV (deformazione da EuroLega) e una valutazione per un’espulsione.
E invece, stravolgendo il protocollo che per comodità vi riporto qui sotto, rigore per la j**e (ma dai?!).
Incredibile amiSci! Incredibile!
In barba a qualsiasi regola, se la j**e è sotto e non riesce a ribaltarla nemmeno con 25 attaccanti in campo (numero a caso, in omaggio alla loro nota affinità con la matematica) cosa si fa? Si cambia in corsa il regolamento e si applica la biscardiana “moviola in GAMBO”.
Ora, non sto nemmeno a commentare i gobbi che “gne gne, quindi se c’è il rigore non lo dai?” perché con gente che ha un disagio così serio da scegliere una squadra come quella quale mezzo di riscatto sociale è bene non avere nulla a che spartire ma il problema qui è un altro.
LUI!
L’intertriste.
Colui che, telecomandato dalla stampa, “bassa i toni”.
Quello convinto che si debba essere più forti anche degli arbitri (ma dove cazzo sta scritto?), che “dovevamo chiuderla prima”, che "non meritavamo" come se il calcio fosse ginnastica artistica, che Dumfries è un pollo (sarà pure vero ma l’arbitro aveva giudicato il contatto REGOLARE), che Inzaghi ha sbagliato i cambi (ok, ma la stavamo vincendo), quello che guarda il dito che gli indica Alex Frosio e non la luna.
<blockquote class="twitter-tweet"><p lang="it" dir="ltr">L'Inter rifletta su un secondo tempo inguardabile, invece di protestare per il rigore<a href="https://twitter.com/hashtag/InterJuventus?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#InterJuventus</a></p>— Alex Frosio (@alexfrosio) <a href="https://twitter.com/alexfrosio/status/1452374375597060096?ref_src=twsrc%5Etfw">October 24, 2021</a></blockquote> <script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
A parte che di inguardabile ci sarebbe altro ma non trascendiamo...
Dicevamo, gente che si fa imboccare da persone come questa. Gente con un tostapane nel cervello, con tutto il rispetto per i tostapane.
Veramente, io mi chiedo… Fai una buona partita, coi gobbi che praticamente non tirano in porta (ricordo solo un brivido), la stai portando a casa, la prendi nel deretano perché si inventano la moviola in campo e il problema è “dovevamo chiuderla”?
Ma seriamente?
Questi vi prendono a cazzi in faccia aggiustandosi il regolamento come vogliono e il problema è che Dumfries è un pollo?
Passano gli anni ma non imparate mai.
Ma ve lo ricordato lo scorso anno, a Torino?
Cuadrado fa fallo e Calvarese dà il rigore.
Qui il VAR muto perché l’arbitro aveva valutato il contatto come fallo di Perisic… Poi vabeh, dopo sei mesi si è accorto di avere fatto una cazzata perché cuadrado è un calciatore “di difficile lettura” (bella perifrasi per evitare di dire dire “t(r)uffatore”). In fondo, ha solo falsato la classifica finale che ha consentito ai gobbi di andare in Champions. Che sarà mai…
Ve lo ripropongo, cari i miei tostapane, in caso ve lo siate dimenticato.
Qui, il VAR non è intervenuto. E poteva. Vi ricordo anche le grasse risate dei telecronisti inglesi...
Ieri, il VAR è intervenuto. E non poteva.
Ora, io capisco che non abbiate amici e l’atteggiarvi a fini intenditori, sportivi raffinati, faccia figo e serva ad elemosinare una qualche attenzione. Soprattutto se avete gli amichetti gobbi che al bar vi prendono in giro.
Vi capisco eh! Non è facile quando si è dei perfetti inetti e ci si vuole dare un tono alla Gianni Brera, tipo certi soggetti di certe testate che si professano “interiste”: li prenderei a colpi di fouettés a due a due finchè non diventano dispari. Per loro, sogno il giorno in cui l’Inter inizierà a chiedere il take down dei loro siti per logo abuse.
Perché parliamoci chiaramente, finchè ci sarà in giro gente pronta a “bassare i toni” per l’apprezzamento di quattro [insulto a piacere] hai voglia a prendere bastonate nei maroni.
Ma vorse hanno ragione loro. “Non parliamo di niente e mettiamo la testa sotto la sabbia, come gli struzzi. Col vostro silenzio avete costruito Calciopoli”.
Siete stati complici allora.
Lo siete anche oggi.
E in questo caso, 20 anni dopo, la complicità è più grave della responsabilità.