29 aprile 2013

Quando ti smontano il giocattolo..


L'interista medio è così, un bambino capriccioso.
Che pesta i piedi se le cose non vanno come vuole lui.
Che non sente ragioni.
Che non ragiona.
Che non concepisce l'esistenza del grigio.
Che vuole una testa perchè se ha IL colpevole sta più tranquillo (sedersi ed analizzare fa venire l'emicrania).

Perchè è molto più facile trovare una vittima sacrificale piuttosto che sedersi a ragionare. A cercare cause e concause.
Magari evitando di rendersi ridicoli parlando di ciò che non si sa.
Tipo che ho scoperto che l'Italia è un paese di preparatori atletici.
Perchè voi non lo sapete, ma un tendine d'achille o un legamento o un menisco si rompono per colpa della cattiva preparazione.
L'evento traumatico, questo sconosciuto.

Ma non voglio tediarvi troppo.
Cercherò di essere breve.

Dico solo che, da ora in avanti, salverò le migliori perle della stagione, da utilizzare per mettere alla gogna chiunque nei momenti migliori.
E' un vero peccato non avere salvato certi commenti di novembre, davvero un peccato.
Ci sarebbe stato da divertirsi, oggi, nel vedere certi tripli salti mortali.

Ma come dico sempre, col culo al caldo e il solo tasto "invia" da premere tutti sono dei genii.
Odio questo malinteso concetto di democrazia della rete.

Perchè poi ti porta a leggere cose allucinanti.
Sono ancora schifata, confesso.


Ieri è andata in onda, come sempre e più di sempre, la grande fuga dal carro.
Indegni è l'unico aggettivo non da querela che mi viene in mente.

Leggere che se domenica Alvarez giocherà con la fascia da capitano (perchè poi? Ranocchia è arrivato a gennaio 2011.. Manco la vostra squadra conoscete) si sarà toccato il fondo.



Ma toccato il fondo de che?
Alvarez è uno che, nonostante voi, ha mostrato di avere dei coglioni quadri., continuando ad impegnarsi per cercare di fare bene.
Voi, coraggiosi, che appena Cordoba vi ha guardati avete smesso di fischiare.
Cuori di leone!
Non so perchè ma la maggior parte di questi soggetti, questi che si fanno gonfiare la vena a forza di "pippe", "indegni", "vergogna" sono gli stessi che fino a due anni fa andavano in ufficio a gonfiare il petto per sentirsi fighi coi colleghi usando il calcio, perchè sono degli individui talmente meschini che non hanno altro modo per emergere.
(La più bella letta ieri è che Palacio ha 34 anni).
Usare una squadra come totem non è mai saggio. Anche perchè poi in ufficio ti vengono a prendere in giro.

A loro, non a me. Qui non osano.
Non trovano l'interista che cerca di arruffianarsi gli altri adottando atteggiamenti severgniniani.
Trovano una iena.
E non è semplice confrontarsi con una iena.

Spesso, poi, questa è gente che lo sport, al massimo, l'ha visto sul 42 pollici con cui gioca alla playstation. Tirano fuori numeri, statistiche, cazzi e mazzi senza sapere che i numeri - se non li si sa leggere - possono dire tutto e il contrario di tutto. E non succede solo nel calcio o nello sport più in generale.   Poi bello mettersi come avatar le foto dei giocatori, bandiere, simboli.
Bella roba davvero se, nei momenti difficili, si vomitano addosso alla squadra tutto il proprio risentimento e le proprie frustrazioni.

Non è questione di patenti (così evitiamo le solite rotture di coglioni delle codine di paglia) è proprio il concetto di TIFO che manca.

tifo s. m. [dal gr. τῦϕος «fumo, vapore; fantasia; febbre con torpore» (cfr. lat. typhus «superbia»)]. –

2.
Passione sportiva accesa e entusiastica, soprattutto in quanto si esprime, in uno stato di eccitazione, con incitamenti, fischi, applausi, ecc., nel parteggiare per una squadra o un atleta durante una competizione: fare il t. per la squadra di calcio della propria città.  

Quindi, se vi danno fastidio le etichette, pigliatevela con la Treccani.
Grazie.
La Direzione.

Dicevo.. Passione accesa, entusiastica.
Ma quando mai?
Non che mi debba stupire.
Nell'anno del Triplete abbiamo avuto lo stadio pieno assai raramente.
Manco ai quarti di Champions, col CSKA, abbiamo fatto il sold out.
E taccio quello che ho sentito sugli spalti durante Inter-siena, fino al 4-3 almeno.
E non solo..

Ah si.
A quelli che ieri invocavano il blocco dei primavera in campo farei volentieri presente tutto quanto scrissero sugli stessi non più tardi di qualche mese fa, quando i ragazzi persero a Kazan in Europa League, con un risultato bugiardo e non sfigurando affatto.
"Inadeguati" fu il termine più generoso.

Ah, poi ci si incazza perchè l'Europa League è una merda e non bisogna farla però si incazzano se un'Inter alle cozze perde a palermo.
Come pensate di NON arrivare in EL?
Rinunciando di vostra sponte dopo averle vinte tutte?
Ma siete bipolari (cit.) o cosa?

Questo per dire che il problema non è la contingenza ma il modus vivendi.

Pagherei perchè a San Siro ci fossero sempre e solo i 18.000 pazzi di Inter-Tottenham.
Con la stessa passione e lo stesso tifo.
Segna adebayor e si alza un applauso di incoraggiamento per i ragazzi.
Mai vista una cosa simile a San Siro.
Immagino invece i quattro stronzi da tastiera intenti a vomitare i peggiori insulti dal loro divano.

Certo.
C'è un'altra spiegazione.
Gli iconoclasti sono persone talmente fortunate che non hanno altri problemi se non il calcio, ergo lo vivono in maniera totalizzante, amplificando al massimo la frustrazione.
In tal caso, confesso, forse.. le invidio.






22 aprile 2013

Tifosi INTER(rotti)

Si ritorna a vincere col Parma.

Una partita difficile, sofferta, in cui speri che sia terminata la filastrocca di "dieci piccoli indiani".
Avete presente?

"Dieci poveri negretti

se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.

Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.

Otto poveri negretti
se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro,
solo sette ne restar.

Sette poveri negretti
legna andarono a spaccar:
un di lor s'infranse a mezzo,
e sei soli ne restar.

I sei poveri negretti
giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.

Cinque poveri negretti
un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale
quattro soli ne restar.

Quattro poveri negretti
salpan verso l'alto mar:
uno se lo prende un granchio,
e tre soli ne restar.

I tre poveri negretti
allo zoo vollero andar:
uno l'orso ne abbrancò,
e due soli ne restar.

I due poveri negretti
stanno al sole per un po'
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.

Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino s'impiccò,
e nessuno ne restò."

Ecco.
Non vi sembra il nostro bollettino medico?

Inter-Parma 1-0.
E anche ieri, va in onda la rissa.

Entra Garritano il cui primo filtrante meriterebbe miglior fortuna.
Commento "ecco qui un altro fenomeno".
Reiterato ad ogni suo movimento.
Ad ogni passaggio.
Perfino quando (una sola volta) scivola.

Com'era quella storia che i giovani vanno lasciati maturare?
Com'era la storia che Duncan ce lo potevamo tenere e far crescere senza pressioni noi perchè il pubblico di San Siro capisce?




Capitemi sta minchia!

Ma il meglio doveva ancora arrivare.

Dopo aver passato 85 minuti a sentire urlare di tutto dal solito vecchio rincoglionito col palato fino (e la scopa in culo), dopo aver assistito ad un'altra immensa prestazione del Divino Jonathan, passo doppio compreso (voi miscredenti!!), dopo averlo visto esultare come un'ossesso al gol di quella merda di Rocchi dicevo..

A 6 (!!!) minuti dalla fine, si scatena la bagarre.

Due minuti dopo essere passati in vantaggio, Strama toglie l'unico attaccante sano che ha per inserire Chivu.
Ovviamente partono gli strali perchè "Difendiamo col Parma", perchè "Vigliacco", perchè "Siamo l'Inter".. perchè chi più ne ha più ne metta.
Il perfetto campionario del tifoso medio da stadio, che si divide tra la Palystation e Football manager, dove contano le stelline e non gli esseri umani.
Dove basta pigiare due tasti per accelerare e controllare al volo un pallone per poi scagliarlo nel sette.
Dove uno è forte perchè ha tante stelline. O è scarso perchè ne ha poche.
Un mondo dove i numeri vengono presi senza interpretarli.
O meglio, senza essere in grado di farlo.

Ma dicevamo.

Toglie Rocchi sull'1-0 e mette un difensore.
Orrore!

Beh, non dovrei stupirmi.
Questi sono gli stessi che tre anni fa si incazzarono perchè, durante un Inter-napoli 3-1 alla fine del primo tempo, con una formazione partenopea inesistente, Mourinho fece controllare ai suoi la partita, anzichè ordinare loro la goleada.
In fondo, perchè risparmiarsi se si può asfaltare l'avversario e soddisfare la sete di sangue del pubblico che ha negli occhi il futebol bailado?

Solo che non ce l'ho fatta.
E mi sono girata al grido di "Ma che cazzo vuoi, ma lo vedi chi abbiamo in campo? Hai un solo attaccante. Uno! Di 37 anni. Prega Dio che te lo conservi o tocca schierare Forte. Hai presente? E' un problema se lo toglie per farlo riposare? Ma vaffanculo e spegni la Playstation, pirla! Che se poi prendiamo l'1-1 avete da rompere i coglioni perchè abbiamo una difesa di merda".

Si.
E' vero.
Siamo l'Inter.
Ma l'Inter non è solo un nome.
Mi sembra che qui si faccia come quelli che comprano la macchina grossa per aumentare la lunghezza del loro organo sessuale.
Siamo L'inter.
Ciumbia!

Vediamola, l'Inter.
Ma l'Inter in campo, non quella dei sogni.

E' una squadra che, oggi, deve difendere l'1-0 col Parma.
E' un disonore?
No.
Disonore è non provarci fino in fondo.
E' rubare le partite.

Non mettere un difensore per un attaccante quando sei in vantaggio, a sei minuti dalla fine, per portare a casa un risultato più che mai fondamentale.
Anche perchè era più probabile prendere l'1-1 che fare il 2-0.
Poteva mettere Benassi, sarebbe cambiato qualcosa?
No.
Perchè l'idea è che non puoi togliere l'attaccante.
Ma perchè?
Chi l'ha detto?

Non è questione di "coraggio" signori miei.
E' questione di consapevolezza!

L'Inter, oggi, deve difendere con le unghie e con i denti l'1-0 col Parma.
Punto!

Oh, poi non mi pare che su altri campi, spesso portati ad esempio, si sia visto calcio-spettacolo eh!
Quel celebratissimo allenatore, quello coi capelli finti detto "il nuovo Mourinho".. Avesse fatto Strama la figura di merda che ha fatto lui a Monaco, schierando una difesa a 3 contro i 3+2 del Bayern.. Parliamone!

Che poi, se ci rifletto, capisco le rimostranze.. Con tutte le alternative in panchina..



Io avrei tolto Handanovic e messo Forte per aumentare il potenziale offensivo, per dire.


Il calcio e i giudizi non li fanno - o non li dovrebbero fare - i tabellini.
Bisognerebbe imparare a discernere, ad analizzare, a leggere le situazioni.
I numeri non parlano.
A meno che non adeguatamente interrogati.

E' come fare le traduzioni.
Non basta Google. Servono sensibilità, conoscenza del contesto e competenza.

Eppure.. Guardo la classifica e rifletto.


55 punti.
Al netto delle scellerate scelte di quell'incapace dell'allenatore.

Quello che non sa fare la formazione (imbecille ad INTERmittenza, per rimanere in tema). Che si sa, col culo al caldo son tutti buoni a fare le nozze coi fichi secchi.

Che si sa, dovrebbe guardare i giocatori e dire loro "Alzati, e cammina!" (ah no. Quello era un altro!).

Che è ovvio, non ci capisce un cazzo.

Ma voi datemi quei rigori contro Cagliari e Lazio.
Saremmo a 3 punti dal terzo posto.

Datemi i 10 punti che - per difetto - mancano all'appello.
Ce la giocheremmo per il secondo posto.

Sissignori!
Al netto dello schifo espresso, saremmo li a giocarcela.
Anche perchè diciamocelo! Il livello del nostro campionato è quello, nonostante quello che le PI cerchino di farci credere (e i boccaloni ancora a dar loro retta).
Sempre in nome dell'ormai nauseabondo concetto che voglio perdere solo per demeriti miei.
E dovrebbe essere palese che il danno, oltre che a livello di classifica, dventa anche psicologico se ti fischiano SEMPRE contro.
Senza contare gli infortuni.

Qualcuno definisce tutto questo "alibi".

Forse.

Ma, davvero, vorrei vedere tutte queste persone che giudizio darebbero della stagione con una classifica diversa.

Come dice aldosirenio mio "non ti parte la macchina, ti bucano una gomma alla moto, l'autobus non ti aspetta mentre ti sbraccia, arrivi tardi al lavoro e trovi uno che ti dice di non cercare alibi perché è colpa tua che dovevi uscire un'ora prima".


Dite che non partirebbe loro un sentito vaffanculo?

15 aprile 2013

Riso amaro

Vi proponiamo, in anteprima, la nuova campagna advertising della Lega Serie A per promuovere lo scoppiettante finale di campionato.



Io ve lo dico, ammiro chi ha ancora la forza di parlare di calcio.
Io non ce l’ho più, da parecchio.

Mi fa piacere che molti miscredenti, ora, abbiano capito.
Certo, ho passato mesi a sentirmi dare della complottista, filosocietaria e chi più ne ha più ne metta.
Siamo dovuti arrivare a questi livelli perchè cadessero le fette di salame dagli occhi a molti.
Benvenuti fra noi!

Ancora non basta.
Beh, ieri non ho visto la partita in diretta.
Io, Sorella Baderla, esco a fare shopping durante una partita dell’Inter (per comprare una felpa dell’Inter, ok. Ma è il concetto).
E’ successo!
Tanto sapevo già come sarebbe andata.
Ergo, caro signor sky, ondemandami sta minchia. Col cazzo che pago per farmi prendere per il c**o.
C'è un limite a tutto.

Anzi, proporrei agli amici di Ruttosporc di lanciare un nuovo concorso: minuto del rigore contro l'Inter.
Ora, miei cari.
Vediamo di sviscerare un paio di concetti.

Siamo tornati al pre-2006.
E io è dallo scorso anno che lo dico.
Si può vinere, si può perdere.
Si può fare schifo.
Ma ESIGO perdere da sola, senza l’aiutino.

Guarda caso, la “corazzata” gobba, non appena si è trovata a giocare ad armi pari, senza che le fosse concesso picchiare come fabbri si è squagliata come neve al sole, facendo una figura di merda epocale.

La corazzata che terrorizza l’Europahahahahahhaha.
E quanti interisti ci credevano.
Godevo quasi più per loro che per i gobbi, fate voi..

Poi ci sono i geni di Football manager.
Quelli che giudicano le partite dal tabellino.
Quelli che i numeri non mentono.
Sticazzi!

I numeri sono quanto di più manipolabile esista. Senza scomodare le classifiche di Fester, bisogna saperli leggere, i numeri. Magari dopo averli contestualizzati (aka avere visto le partite e capito cosa è successo in campo. Cosa tutt’altro che scontata).

Non ci credete?

Ve lo dimostro, partendo da un esempio che nulla ha a che vedere con il calcio ma che, per mestiere, ho davanti tutti i giorni.

Abbiamo il mercato X e il mercato Y.
Io ho una quota di mercato pari al 100% nel mercato Y e pari al 2% nel mercato X.
Sono un figo o sono una merda?

Il campione di Football Manager dirà: sei un figo. Hai una quota del 100% nel mercato Y.
Ecco, peccato che il mercato X valga 1000 mentre il mercato Y solo 1.
In pratica, sono leader in un mercato che non conta un ca**o, mentre sono praticamente assente nel mercato che conta.

Applichiamo l’esempio al calcio.
Paco ha segnato 4 gol in 4 partite.
Pedro ne ha segnati 3, sempre in 4 match.
Chi è meglio?

Paco, dirà il genio. Ha una media gol pari a 1 rete a partita.
Peccato che Paco ha segnato tutti i gol in una partita, vinta dalla sua squadra per 4-0, mentre Pedro è andato a segno in 3 incontri diversi, vinti per 1-0.
Alla luce di questi risultati, chi ha fatto meglio? Chi è stato davvero decisivo?
Meditate davanti alle classifiche e alle statistiche, meditate.

Secondo punto.
La difesa mediatica.
E’ bello leggere di uomini forti, di atti clamorosi.
Per dire, io rovescerei tavoli e davvero, come dice il mio amico Snis di InterNati *MESSAGGIO PROMOZIONALE*, scenderei in campo facendoci autogol e mostrando la scritta “decidiamo noi se partire sotto di un gol, non voi. Merde!” (Ok, merde l’ho aggiunto io ma credo che sarà daccordo).

Tutto bellissimo.
Peccato che, a parte tosatti che ha tolto da solo il disturbo, le persone siano sempre le stesse.
Nelle testate giornalistiche e in federazione.
Queste persone che, per citare qualcuno a noi molto caro, con il loro silenzio hanno contribuito a creare calciopoli. Quelle dell’abbassare i toni.
Gli stessi che portano certi interisti all'assurdo concetto del "eh, non ci hanno dato il rigore ma non meritavamo". Oppure "eh si, abbiamo perso su un rigore che non c'era. Ma loro meritavano".
Perchè siamo al pattinaggio artistico, no?
Peccato che il regolamento del Giuoco del calcio, alla norma n.10, così reciti "Squadra vincente: la squadra che ha segnato il maggior numero di reti durante la gara risulterà la vincente. Quando le due squadre hanno segnato lo stesso numero di reti, o non ne hanno segnata alcuna, la gara risulterà pari".
Da nessuna parte si parla di merito, impressione artistica o simili.
Contano i gol.
Regolari.
Punto.

Noi possiamo urlare quanto ci pare ma la lettura che ne daranno sarà sempre la loro.
E molti, anche tra gli interisti, ci cadranno: basti pensare che c'è ancora gente che mi dice "eh ma l'incartacozze rosa dice così", "Tizio ha detto colà".

E io che pensavo che la teoria della coltivazone fosse morta e sepolta.

Non si può fare una colpa alla società perchè non ha costruito una squadra più forte anche degli errori arbitrali.

Non sta scritto da nessuna parte.

Certo, è giusto chiedere una squadra all’altezza. Ma che possa competere ad armi pari.

Vorrei ricordarlo a chi parla a vanvera, glorificando il magnifico 98, che – appunto – con Ronaldo (quello vero) in squadra ci hanno RUBATO un Campionato.

Altro che “che figo, si arrivava secondi e vincevamo la Uefa”. Ma non scherziamo neppure!!!
Lottavamo per arrivare secondi.

Wow!
E non è per l’ottima posizione.
E’ il concetto del non poter lottare per vincere. La pigliavamo comunque in c**o ma siccome arrivavamo un po' più in alto in classifica andava bene.
Seriamente.
Di che cazzo parliamo?

Primo, la pulizia.
Perchè senza quella, se lo vorranno, ci affosseranno comunque.
A torino non ce l’hanno fatta, l’abbiamo pagata le due settimane dopo.
I 3 punti strappati con le unghie e coi denti li abbiamo restituiti tra atalanta e cagliari.

E vi ricordo che ci stavano riuscendo anche nel 2010. Dobbiamo ringraziare la samp che è andata a vincere a roma, pensando prima a se stessa e alla qualificazione in Champions che a sdraiarsi come consuetudine di alcune squadre (tipo quelle retrocesse che fanno solo con l’Inter la partita della vita – vero mezzaroma? – o quelle che sono sotto di tre gol dopo 20 minuti e con un uomo in meno – vero colantuono?).
Samp che, va ricordato, iniziò a giocare seriamente nel secondo tempo, dopo la sostituzione di guberti che, per sua stessa ammissione, aveva “giocato condizionato contro la Roma”.


Se a voi sembra normale..

Non so se è chiaro, ma per fare un minimo di pulizia nel 2006 è dovuta intervenire una PROCURA DELLA REPUBBLICA, visto che la Federazione aveva dimenticato in un cassetto le intercettazioni fornitele dalla Procura di Torino.

E non è bastato.

Sinceramente sono sfiduciata.
Molto.
Anche perchè il segnale forte dovrebbe venire in primis dalla politica.

Politica che, in un Paese civile, è – o dovrebbe essere - il motore di tutto.

Ebbene nel 2006, anzichè pensare a fare una pulizia totale per restituire al calcio italiano quella credibilità che aveva perso, proponeva l’aministia per celebrare il Mondiale vinto in Germania.

Beccatevi le parole dell’allora Ministro di Grazia e Giustizia e fatevi due risate.
Amare.



10 aprile 2013

Il caso unico del magico mondo di mario..

Pausa caffè.

Decido di farmelo andare di traverso leggendo il magico mondo di Mario.
Che non mi delude.

Un pezzo di grandissimo giornalismo di inchiesta, dal decano dei giornalisti sportivi italiani, già magistralmente sviscerato dalla mia amica Sabine Bertagna.

Un solo passaggio, tuttavia, ritengo meritevole di approfondimento.

Da questo stesso mondo, questi stessi dirigenti, l’Inter ha preso pochi anni fa uno scudetto per esclusione. Era arrivata terza, si ritrovò prima. Un caso unico. Davvero tutto questo mondo le è contro?"


Ecco, signori miei.
Va ora in onda, la (dis)informazione parte seimila.

Era arrivata terza, si ritrovò prima. Un caso unico.
Spiacente, marietto.
Caso unico di stocazzo.

Tanto per rimanere ai più clamorosi, una enorme sfilza di Giri d'Italia e Tour de France.

Carl Lewis a Seul, giunto secondo e ritorvatosi oro olimpico dopo la squalifica di Ben Johnson.

Udite, udite!
La ferrari, vincitrice a tavolino del Mondiale costruttori dopo l'azzeramento dei punti inflitto alla McLaren, al termine della nota spy-story.

Caso unico?
Siamo sicuri mario?
Ma sicuri sicuri?

Ah, forse intendevi caso unico nel calcio..

Unico si, ma nell'assoluto rispetto delle regole.

Più precisamente delle Noif (Norme organizzative interne della FIGC) che all' 49 - Ordinamento dei Campionati così recitano:


1. I Campionati delle diverse categorie, demandati alla organizzazione delle Leghe, sono regolati secondo il seguente ordinamento:
a) Lega Nazionale Professionisti
Serie A: Girone unico di 20 squadre.
Serie B: Girone unico di 22 squadre.
La squadra prima classificata della Serie A è proclamata vincente del Campionato ed acquisisce il titolo di Campione d'Italia.

Al netto delle penalizzazioni, prima classificata è risultata l'Inter.
Non per decreto di Guido Rossi come troppi continuano ancora a far credere (il decreto sarebbe stato quello di NON assegnare il campionato, ma solo - come ben illustrava il pareree dei saggi) vi fosse stato l'inequivocabile sospetto che TUTTO il campionato fosse falsato.

Su quel campionato non vi erano prove certe (intercettazioni et similia) pertanto nulla si è potuto decidere in merito ad una non assegnazione.
Semplicemente, le sanzioni/penalizzazioni sono andate a colpire quel campionato perchè il precedente si era già chiuso. E già aveva esplicitato i suoi effettti (qualificazioni e partecipazioni alla Champions, retrocessioni..).

Si ritrovò prima.
Si.
Certo.
Ma non per gentile concessione di chicchessia.
Semplicemente perchè furono applicate le regole.


What's regole?

Come in tutti gli sport.
D'altra parte, un precedente doveva pur essere stabilito.

Per la prima volta si è scoperchiato il calderone.
Per la prima volta sono state comminate sanzioni.
Certo, è incredibile che un giornalista così attento, che è stato anche dirigente di una importante società proprio in quegli anni, non si sia accorto mai di nulla.

Eppure, quel caso unico posto a marchio di infamia non ti va giù.
E rimugini.
E ci pensi..
Qualcosa non torna.

Caso unico...

Caso unico...













Caso unico...

Caso unico...

Caso unico...




CASO UNICO??

1906.
Abbandonata quasi totalmente la sua originaria matrice inglese, tanto che l’unico albionico rimasto era il Capitano Kilpin, il Milan a metà del suo primo decennio si irrobustisce con un cospicuo numero di giocatori svizzeri. La società acquista un suo proprio campo presso Porta Monforte in corso Indipendenza, mentre viene liquidata la sezione del Cricket. Superate le eliminatorie vendicandosi dell’US Milanese che aveva battuto il Milan l’anno prima, si arriva ad un turbolento girone nazionale. Già dal torneo precedente lo Scudetto era messo in palio in un triangolare fra i tre campioni regionali di Piemonte, Lombardia e Liguria. Le gare di andata sfavoriscono il Milan impegnato due volte in trasferta. Ma a questo punto succede di tutto. Il 18 marzo la partita del Genoa a Torino viene sospesa perché, a causa di un arbitraggio giudicato truffaldino a favore dei bianconeri, i tifosi rossoblù invadono il campo originando una rissa fra sostenitori, dirigenti e giocatori delle due squadre, in cui volano sberle e schiaffoni. La gara viene ripetuta a Milano, ma il successo della Juve attira le ire del Genoa, che decide in sfregio ai torinesi di favorire il Milan, non giocando contro di loro. In tal modo Milan e Juve finiscono a pari punti, rendendo necessario uno spareggio, da disputarsi secondo regolamento sul campo della squadra con la miglior differenza reti. La Federazione accetta la pretesa della Juve di non conteggiare i gol a tavolino, così la gara si disputa a Torino, ma ne risulta un pareggio, e a questo punto si decide che, come i rossoneri avevano sportivamente scelto di giocare in Piemonte la prima volta, ora la ripetizione avrebbe dovuto svolgersi a Milano il 6 maggio. I dirigenti della Juventus vanno però su tutte le furie, denunciando complotti e rifiutandosi di giocare. Così il consiglio della Federcalcio decide di dare a tavolino la vittoria di partita e Campionato al Milan.



Dicevi, Mario?





8 aprile 2013

Va ora in onda, l'allegro chirurgo

Un omicidio chirurgico.
Chi ancora si fa i segoni dietro alla formazione, al modulo, all'allenatore rincoglionito che non ha fatto la gavetta e non ha pensato in primis CHE SCHIFO! ieri sera è pregato di chiudere la pagina.
E di andare affanculo.
Grazie.
La Direzione

Signori miei, siamo al ridicolo.
Una partita strachiusa, con un solo tiro in porta dell'Atalanta fino al momento del rigore inventato.
INVENTATO.
Una partita giocata senza l'attacco titolare e non solo.
Riaperta chirurgicamente da un killer di fuxia vestito.

Lo schifo fatto calcio.

Partiamo dal primo episodio: 5 minuto.
Ammonito Kovacic.
Guarda caso, il centrocampista davanti alla difesa.
E resterà l'unica ammonizione per secoli.
Come rendere innocua una squadra. Ammazzandole un giocatore chiave che, infatti, non metterà più la gamba per tutto il resto del match.

La partita si chiude comunque?
E lui la riapre inventandosi un rigore assurdo.
Chiaro che, alla goccia che fa traboccare il vaso, uno vada in palla.
Capita alle squadre esperte, a maggior ragione con quelle meno esperte.
E vi informo, cari soloni, che anche l'allenatore più gavettato del mondo, se ha in campo giocatori inesperti, paga lo scotto.
Perchè appunto giocano gli inesperti, non lui che è espertissimo.

A fine partita ero attaccata alla balaustra, ad urlarne di ogni a quella m***a di gervasoni (e chiedo scusa alla m***a per l'improvvido paragone).
Ne ho anche per il signorino livaja: stai zitta lo dici a tua sorella. Comunque stai benissimo li dove sei, a bergamo. La dimensione giusta per un individuo mediocre come te.
Ovviamente auguro ad atalanta, siena e a tutte queste società satellite che hanno l'abitudine di mettersi a 90 quando vedono bianconero, certi che verranno risarciti contro di noi, la retrocessione.
O anche il fallimento, perchè no.

Torno a rinnovare il mio appello affinchè i tifosi ospiti siano relegati in piccionaia chè di atalantinidemmerda che avevano pure il coraggio di esultare e svergare per le sacrosante imprecazioni contro di loro non ne voglio più vedere.

In tutto questo, come si fa a parlare di calcio?
Signori, siamo a quasi 10 punti (e mi tengo bassa) in meno per errori arbitrali.
Al netto di cappelle della squadra, dell'allenatore, di rose inadeguate e di staminchia di stocazzo.
Con altri trainati vergognosamente in una rimonta elettorale incredibile.

E mentre esci dallo stadio ti chiedi se tutto questo abbia senso.
Poi arrivi a casa e leggi dei genii che Branca è uno incapace perchè ha preso Schelotto che si è fatto dare un pugno in faccia.
Doveva prendere uno con una superficie facciale meno ampia, in maniera tale da consentire al pugno di mancare il bersaglio.
Ovvio.

E poi su twitter ti compaiono dei messaggi inquietanti.
Di un professionista della (dis)informazione che nemmeno si rende conto della portata dei suoi commenti.


Prego?
Inadeguato?
A cosa, di grazia?
A questo, signori miei.




Quello che ospitava il radiato moggi e i suoi sodali, si lui, ci fa sapere che se non hai appoggi nel palazzo non puoi pretendere un trattamento equo.
Nossignore.
E guai a lamentarsi!
Chi si lamenta dei torti subiti, la paga.
(A parte che non è assolutamente vero. Strama ha parlato di arbitraggi solo contro l'Udinese, prima di ieri).
Comunque ci viene fatto sapere che, nel caso, puoi farlo solo se hai la "protezione" di qualcuno potente.

Praticamente il sig. ravezzani ci sta dicendo che nel calcio c'è la mafia.





















Bella Fa'. Noi mica ce ne eravamo accorti.

Certo, trovo un po' bizzarro il fatto che un giornalista usi questa "informazione" per criticare assurdamente un allenatore che potrà aver commesso degli errori tra i quali, tuttavia, son si può inserire l'aver infastidito la mafia che - stante quanto da lui affermato - regna a livello arbitral/federale.

Personalmente, se venissi messa a parte di siffatta "bomba", più che una critica all'allenatore che si lamenta ci farei una bella inchiesta, tipo quella di Report sul Calcioscommesse, per dire..

Gea is back.. Un piccolo antipasto

Leggete ed inorridite.

4 aprile 2013

Di bagnoschiuma, binocoli e altre sciocchezze

Confesso, l’idea originaria era quella di scrivere un post sul match di ieri.

Sogni, aspettative, speranze per questo finale di stagione.

Poi, grazie al mio amico Paolo, mi sono imbattuta in un genio assoluto, un idolo con pochi eguali che mi ha fatto riporre momentaneamente la prima ispirazione nel cassetto, per passare a sbeffeggiare il solito gobbo.
Gobbi nel cui dna è insita l’ignoranza. Sotto ogni profilo: storico, giuridico..

Ah, ne approfitto per salutare la gobba piera – mia coetanea, manco fosse una bimbaminkia - che ha passato la Pasquetta ad insultarmi e il suo sodale di cui manco ricordo il nome che, dopo avermi tritato le ovaie due ore tentando di dissertare di diritto, le consiglia di “non perdere tempo con gli interisti”.

A tutti e due: ma chi ve se inc**a?
Siete venuti voi da me, figurarsi se calcolo delle pustole come voi.
Ciao merde!

Ma dicevamo del genio.
Ve lo propongo, in tutto il suo splendoreheheheh



Come dice il mio amico Alberto, già uno che si emoziona con vidal mi fa pensare a chi si infila il bagnoschiuma proprio lì, sotto la doccia.

Ma a parte questo..

“La carriera di buffon non la vedrai manco dal binocolo”.

Il gobbo, notoriamente, non si informa (oltre a non sapere l'italiano, ma questa è un'altra storia..).
Il gobbo parla per sentito dire, la butta lì, senza soffermarsi a pensare se ha detto una cazzata o meno.
Non ne ha bisogno.
Tanto, certe affermazioni che più roboanti sono meglio è, le fa con i suoi simili che – di norma – altrettanto scevri di qualsivoglia senso critico si bevono la minchiata e magari applaudono pure.

Siccome i pazzi vanno assecondati prendiamolo, il binocolo.
Anzi, meglio ancora.
Armiamoci di un bel microscopio ed analizziamo.
Analizziamo le carriere dei due oggetti del contendere.

Franz Beckenbauer, detto il Kaiser.

La rivista inglese World Soccer lo ha posizionato al quarto posto nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo.

Palmarès:

Con il Bayern
  • 5 Bundesliga
  • 4 Coppe di Germania
  • 3 Campionati NASL
  • 3 Coppe dei Campioni
  • 1 Coppa delle Coppe
  • 1 Coppa Intercontinentale

Con la nazionale
  • 1 Campionato d'Europa
  • 1 Campionato del mondo
Trofei ai quali si aggiungono 2 Palloni d'oro (caso rarissimo, trattandosi di un difensore)

Da allenatore, ha vinto 1 Campionato tedesco e 1 Coppa UEFA con il Bayern e 1 Campionato del mondo con la nazionale.

Passiamo ora ad esaminare lo specchiato palmarès de geometra (?) gianluigi, l’amico che ogni tabaccaio vorrebbe avere.

Tra j**e e Parma:
  • 1 Coppa Italia
  • 4 Supercoppe italiane
  • 3 Campionati italiani (o forse anche meno..)
  • 1 Campionato italiano di Serie B
  • 1 Coppa UEFA
Con la nazionale
  • 1 Campionato d'Europa Under-21
  • 1 Campionato del mondo

21 (+3) titoli VS 9.

Se eliminiamo la Supercoppa di Lega, che ai tempi del kaiser non si giocava (è stata istituita nel 1987), il confronto si fa ancora più impietoso.

21 (+3) a 5.


Ma di che cazzo stiamo parlando?
Due curriculum imparagonabili.
Da qualunque parte la si guardi.

A meno che...




Non è che sto qui si riferiva alla carriera di buffon nelle aule giudiziarie?