6 novembre 2017

Quando il troppo amore fa guai...

Ho aspettato parecchio a pubblicare questo post. Che sarà logorroico ma, almeno, eviterò di essere fraintesa, per lo meno dalle persone dotate di un QI minimo.
L'ho riscritto almeno 3 volte, soppesando ogni singola virgola per non apparire offensiva. E niente... La mia reazione, compostissima, è questa:


Come spiegato più e più volte, l'analisi non è per tutti.
Troppo spesso c'è una componente emotiva che non rende sereno il giudizio, così come il punto di vista, o gli elementi presi in considerazione.

Punto primo: la stagione dell'Inter, ad oggi, è da giudicarsi positivamente?
Certo. Solo un cretino potrebbe dire il contrario.

Punto secondo: la prestazione di domenica dell'Inter è da considerarsi positiva? A mio avviso, no.
E si badi bene, NON per il risultato in sè ma per COME è arrivato.
Come abbiamo visto lo scorso anno, i punti persi in questa parte della stagione non si recuperano più. Il filotto di Pioli della passata stagione insegna. Quindi è fondamentale mettere in carniere punti adesso, prima che la lotta salvezza si chiuda e spiani la strada a risultati quasi scontati.

Per capire meglio, partiamo dalla fine: le dichiarazioni post-partita di Spalletti. Prenderei in esame due passaggi fondamentali:
Abbiamo sbagliato qualcosa in più rispetto al solito e siamo stati costretti a questo pareggio.
Purtroppo gli errori che abbiamo commesso in uscita e con palle facili ci hanno fatto un po' subire il loro palleggio, 

Cosa significa questo? Esattamente quello che vado sostenendo da domenica: siamo scesi in campo poco concentrati, leziosi e spocchiosi. Esattamente come a Verona.
Le palle facili sbagliate gridano vendetta: certe "finezze" non ce le possiamo permettere. Dobbiamo essere cattivi e concreti. Altro che titic-e-titoc.
L'Hellas ha dei centrali talmente scarsi che li odiano perfino le madri (cit. Chiara): mai una volta che li si sia presi in velocità.
Ecco, nota a margine: un gioco degno di questo nome per innescare il nostro terminale offensivo? Riusciremo a vederlo?
Che ieri Mauro ha oggettivamente reso molto al di sotto delle aspettative, però...

Ma torniamo al binomio finezza/palla persa. Non possiamo permettercele, se non sul 4-0 a 2 minuti dalla fine, recupero compreso. Soprattutto, non possono permettersele giocatori. Perchè non so voi, ma un D'Ambrosio che tenta un facile disimpegno col tacco sui nostri 16 metri a Verona, regalando la palla agli avversari, è da prendere a schiaffi, Certi errori dettati da superficialità rischi di pagarli carissimi: per fortuna era l'Hellas e aveva ancora in campo quel cesso a pedali di Kean; siccome non sei Beckenbauer, stai nel tuo. Gioca semplice e concentrato.
Parliamo di Miranda? Ci ha detto bene che parecchie sue minchiate siano finite in nulla ma non può dirgli sempre culo. E questo lo vorrei ricordare a quelli che definivano "sontuose" certe sue prestazioni peerchè "si, ha commesso una sbavaturà però, nel complesso...".


PERO' UN CAZZO. Una valutazione seria deve prescindere dal tabellino, per essere una valutazione. E se fai ceerti errori, la tua prestazione non può essere giudicata positivamente.

Un altro esempio, più corale? Inter-samp.
Non puoi fare gli ultimi 20 minuti cagandoti in mano perchè hai pensato che la partita fosse finita e ti ritrovi con 2 gol sul groppone, col rischio di buttare nel cesso una prestazione fantastica.
E ringraziamo che, a Verona, il coreano abbia fatto un carpiato che mollami: fosse caduto normalmente, senza accentuare, non gli avrebbero fischiato simulazione col rischio di beccare gol sull'ultima mischia. Perchè fidatevi, si sentiva puzza di inc*lata lontano un km.

E arriviamo ora ad una autocitazione, che tanti hanno fatto propria, quando faceva loro comodo.
Il calcio non è ginnastica artistica.

Ecco, devo darvi una notizia: vale sempre, da entrambe le parti.
Cosa significa questo? Che il torino non ha rubato nulla. Nulla. Ha fatto la sua partita, con annesse perdite di tempo che non mi pare siano una novità a San Siro e ha capitalizzato quanto costruito, complice una vaccata di Miranda che grida vendetta al cielo.


Quindi si, ha meritato il pari.

Noi meritavamo la vittoria? Se avessimo vinto non avremmo  rubato niente ma dire che meritavamo la vittoria è fare esattamente quello che viene sempre imputato agli altri: basarsi sul merito artistico e non sull'efficacia.

Perchè signori miei, potete snocciolare tutti i numeri che volete ma l'analisi quantitativa non può prescindere da contesto e analisi qualitativa: se fai il 70% di possesso palla ma non lo concretizzi sei un pirla. (Devo ricordarvi le obiezioni al maggior possesso-palla del Bayern, nella finale di Madrid? Ecco).
Se metti 10 cross di cui solo uno azzeccato (si, mi riferisco al migliore in cahahhahahahampo) siamo punto e a capo.
Se sbagli troppi gol o prendi il palo non sei SFORTUNATO, a meno che tu non decida di rimangiarti pubblicamente la merda spalata quando gli altri parlavano di fortuna in relazione ai legni che ci hanno "salvato".
Il palo è li, sia a proteggerci che a fregarci: è un tiro sbagliato di poco ma sempre di errore si tratta.

"Il loro portiere sembrava Jascin".


Verissimo, il Meazza pare ispirare i portieri ma devo ricordarvi le reazioni quando facevano notare le grandi parate di Handa a napoli? "Il portiere è pagato per parare", sia il nostro che quello avversario. A meno che non si sia giocato l'over, ovviamente...

Cosa voglio dire con questo?
Che l'incazzatura nasce dal fatto che il pareggio era evitabilissimo. E che certi errori nell'approcciare la gara vanno corretti subito, prima che sia tardi, Abbiamo perso due punti fondamentali, specie in una giornata in cui il napoli è stato fermato dal chievo. E chi ne ha approfittato? La vecchia baldracca ovviamente.

Non possiamo permetterci di scendere in campo con sufficienza, pensando di avere già vinto.
Dobbiamo rimanere concentrati, coi piedi per terra. UMILI. Dal 1' al 90' più recupero. Perchè non abbiamo fatto ancora niente e perchè non possiamo buttare nel cesso per superficialità quello che, di buono, è stato fatto fino ad ora. Perchè non sempre ti dice bene e la recuperi. Anzi, c'è anche la volta in cui prendi pure il secondo gol e tanti saluti.


Chi si loda si imbroda. Facciamo i tifosi ma senza paraocchi. Guardiamo cosa non ha funzionato (se ne siamo in grado, altrimenti è sufficiente battere le mani senza lanciarsi in analisi - a volte - prive di fondamento) e cerchiamo di lavorare affinchè non si ripetano più certe situazioni. Perchè a ME credo si possa rimproverare molto (in senso lato chiaramente, io non sbaglio mai), ma non l'essere una da moriremo tutti. Anzi. E lo dimostra la merda che mi sono presa addosso quest'estate, quando difendevo l'operato di Suning.
Ieri (e non solo) siamo mancati in diverse cose, specie nell'approccio mentale. Non deve più succedere. Che ci serva di lezione, anzichè piangerci addosso.


Piccolo post-scriptum dedicato a quelli che mi hanno fatto parcheggiare in cu*o al demonio, ieri, costringendomi a una maratona sotto l'acqua: vi urta? 'Sti gran cazzi.