6 maggio 2013

Il cuore grande di Antonello..

Sembra che lo facciano apposta..
Butti giù spunti per il prossimo post, esulti perchè hai sbancato il Fantamorto con la dipartita di oggi e zac!
Ti capita sottomano una notiziola che ti fa sputare la bresaola che stai mangiando in fretta e furia.
Alle tre del pomeriggio passate, rigorosamente davanti al PC.

Incredibile ma vero, l'unico organo ufficiale del calcio che abbia dichiarato il numero riconosciuto di scudetti della j**e è la Fifa: 29.

A margine, divertentissimi i gobbi che oppongono il 31, su Twitter: a voi, Lewis Carrol vi fa una pippa (no, non è il centrale dell'Inghilterra).

Dicevo..
Organi federali che tacciono.

Poi, all'imporvviso, una voce nel deserto, come riporta la mia amica Eva su Fcinter1908: il direttore generale della Figc Antonello Valentini dichiara: "Gli scudetti sono 29 e siamo d'accordo sul piano sportivo. La Juventus è un grande club che onora la nostra Nazione da sempre. Cosa succede quando vediamo il numero 31 esposto? 31 nel cuore, come dicono loro".

Un po' come se io andassi in giro a dire: Riina si è beccato 12 ergastoli ma è innocente nel cuore.
Non fa una grinza, in effetti.

Praticamente, ok ci sono le sentenze. Ma potete pure pulirvici il culo perchè così vi dice il cuore.

Valentini..
Valentini..

Io questo nome l'ho già sentito!


Antonello Valentini, capoufficio stampa della Figc, telefona a Luciano Moggi per chiedergli dei biglietti omaggio per una partita.

La chiacchierata poi scivola sul procuratore della Federcalcio Emidio Frascione, che ha preso troppo sul serio il suo lavoro. Moggi dice che «è matto, va rinchiuso in manicomio», Valentini lo definisce un «D'Artagnan dei miei coglioni», «un nemico in casa», un «pazzo giustizialista». E aggiunge che «bisogna mettere della gente funzionale al sistema», il procuratore «deve capire che è uno di noi funzionale al sistema», «non bisogna mettere gente che va per i cazzi suoi». Infine spiega che «la nostra è una giustizia sui generis» e che bisogna farlo capire al procuratore perché altrimenti «ci buttiamo la merda in faccia da soli».

Da capoufficiostampa a Direttore Generale.

Ma di che cazzo stiamo parlando?