17 dicembre 2017

VAR: perchè no. Vediamo se così è più chiaro

Ordunque. In questo weekend mi ha preso la grafomania.

Noto un certo fermento sui social perché, secondo un arbitro blogger, ieri mariani avrebbe preso la decisione giusta. Incalzato, si è ben presto dileguato, resosi forse conto della sciocchezza messa nero su bianco. Qui il thread incriminato.

Premesso che il considerare un oracolo un arbitro venduto come tale da ravezzani (quello che chiamava come esperto di diritto sportivo l'avvocato di moggi) dovrebbe farvi riflettere un attimino, passiamo ad elencare in maniera a dir poco elementare perché il nostro esperto ha scritto una sciocchezza.

Sì, è vero, ci ho già pensato il mio amico Alberto de il Malpensante; lui, però, è un fine intellettuale e, forse, non avete colto in pieno il significato del suo post.
Provo a riformularvelo io, da perfetta cafona quale sono, in modo da far arrivare il messaggio anche alle menti più semplici.
Baderla per il sociale.

In primis, chiariamo una cosa: il VAR NON è LA MOVIOLA IN CAMPO. Prima vi ficcate nella zucca questo concetto, meglio è.
Questo lo certifica chiaramente l'IFAB, nella introduzione del protocollo di applicazione:
The aim of the experiment is NOT to achieve 100% accuracy for all decisions as there is no desire to destroy the essential flow and emotions of football which result from the game’s almost non-stop action and the general absence of lengthy stoppages. The philosophy is:“minimum interference – maximum benefit”.To ensure that the referee (not the VAR) is the key match official, the referee will always make a decision (except a ‘missed’ usually ‘off the ball’ incident),including the decision that no offence has occurred. The referee’s decision can only be changed if the video review shows a clear error i.e. not ‘was the decision correct?’ but:“was the decision clearly wrong?”
Tanto per spiegarlo a chi vuole "cambiare il regolamento". Il principio ispiratore è chiarissimo: vanno corretti soltanto gli errori chiari, non raggiungere il 100% di accuratezza per ogni decisione, proprio per non spezzettare il gioco. La domanda che sta alla base del VAR non è "la decisione dell’arbitro era giusta?" ma "era chiaramente sbagliata?"

Chiarito questo, passiamo ad esaminare il fatto che ci riguarda.

Partiamo dalla regola numero 9 del giuoco del calcio: quando il pallone è (non è) in gioco?
Punto 1Il pallone non è in gioco quando:• ha interamente oltrepassato una linea di porta o una linea laterale, sia a terra sia in aria• il gioco è stato interrotto dall’arbitroPunto 2Il pallone è in gioco in tutti gli altri casi, compreso quando rimbalza su un ufficiale di gara, un palo della porta, la traversa o una bandierina d’angolo, senza uscire dal terreno di gioco.
Perfetto. È chiaro il concetto. Molto bene. Cosa succede ieri? Il giocatore dell'Udinese crossa, la palla cozza contro Santon, Skriniar spazza. L'arbitro interrompe il gioco e assegna CHIARAMENTE rimessa dal fondo.



Dopo aver fatto ciò (tenetelo bene a mente: DOPO), si reca al VAR e concede calcio di rigore.

E qui entrano in scena tutti saputelli che ieri, alle mie proteste, mi postavano il primo paragrafo del protocollo di applicazione del VAR, che vi riporto perchè ci servirà dopo.
Reviewable decisionsMatch officials make hundreds of decisions in every match, including decisions that an offence has not occurred. It would be impossible, without completelychanging football, to review every decision. Thus, the experiment limits the use of VARs to 4 categories of match-changing decisions/incidents:• Goals• Penalty/ no penalty decisions• Direct red cards (not 2nd yellow cards)• Mistaken identity 
Riassumendo, è usato soltanto per quattro categorie di situazioni (reti, calci di rigore, espulsioni dirette, scambio di identità), e soltanto quando un chiaro errore è stato commesso dall'arbitro centrale.

E qui vi siete fatti infinocchiare perchè vi siete (sarò buona) "dimenticati" del presupposto fondamentale della regola n. 12 "Falli e scorrettezze":

I calci di punizione diretti e indiretti e i calci di rigore possono essere assegnati soltanto per infrazioni commesse quando il pallone è in gioco.

Se l'abito fischia rimessa, tutto quanto è successo dopo non fa parte del gioco che è da considerarsi fermo.

Quindi, avendo l'arbitro fischiato la rimessa, non può più ricorrere al VAR. E questo lo dice chiaramente il designatore rizzoli, non l'ultimo degli stronzi.

Leggete il virgolettato. Grazie @Zelgadis265


Il VAR non può intervenire, banalmente, perché mariani lo utilizza per invertire la rimessa, visto che A GIOCO FERMO NON E' RIGORE.
Per poter concedere il rigore, infatti, è necessario modificare la decisione immediatamente precedente, vale a dire la concessione della rimessa.
Niente cambio di rimessa -> niente pallone in gioco -> niente rigore.

E andiamo un po' a rivederci le fattispecie nelle quali si applica il VAR?
Leggete da qualche parte rimessa? No.
Quindi è evidente che l'arbitro non potevo utilizzare il VAR in quella situazione. Perché se non inverti la rimessa il gioco rimane fermo e quindi il calcio di rigore non può essere concesso. Il tutto da regolamento. Che è chiarissimo.

E per la cronaca, ritenere comunque giusto l'uso del VAR al di fuori delle regole è un principio pericolosissimo: significherebbe legittimare una discrezionalità che calciopoli mollami.
Tradotto in soldoni: alla prima occasione utile ci fischiano rigore per una trattenuta su calcio d'angolo avvenuta PRIMA che l'arbitro fischi la ripresa del gioco.

16 dicembre 2017

Della testa e di altre pene

Punto numero uno: abbiamo perso per un'applicazione non corretta del VAR. Si spera che, in questo modo, i tifosi avversari la piantino di fracassarci la ciolla.


Non per questo diventeró contraria a questa tecnologia. Anche perché l'errore non è DEL VAR ma di chi lo ha utilizzato alla cazzo di cane. L'escremento in giallo aveva già fischiato rimessa dal fondo quindi, da regolamento, il VAR non poteva più intervenire. Ma vabbeh. Su questo bisognerà lavorare ancora molto.

Certo, fosse successo ai pigiamati fioccherebbero le interrogazioni parlamentari. Siccome è successo a noi, tutto tranquillo. Anche in virtù del fatto che nessun giornalista si è preso mai la briga i leggersi il protocollo di applicazione altrimenti certe minchiate che sparano non si spieghere...

Come non detto
Detto questo, passiamo alla nostra prestazione.



Premessa: perdere mi fa sempre girare le ovaie; io voglio vincere anche quando gioco contro le mie cuginette al gioco dell'oca, per dire. Quindi la sconfitta non è proprio nel mio modo di affrontare le cose. Però, c'è un però. Perdere così fa veramente ma veramente MA VERAMENTE esplodere le vene. Se hai giocato bene e perdi magari per un episodio sfortunato i coglioni girano ma vabbè. Che gli vuoi dire? Ma oggi…



Una partita buttata nel cesso con le nostre stesse mani.
È vero, è stata una partita strana: un ottimo primo tempo che avevi raddrizzato subito e che, se chiuso in vantaggio come meritavamo, avrebbe probabilmente cambiato completamente le sorti dell'incontro. Ma appunto, il calcio non è ginnastica artistica e il merito non basta.
Così non è stato e, invece, anziché scendere in campo ancora più cattivi e concentrati che nel primo tempo, siamo scesi in campo con un approccio da schiaffi.
Con la presunzione che l'avremmo portata a casa senza sforzo. Distratti, poco incisivi. E infatti...

Esattamente come con il Torino.


Solo che lì ci era andata bene (idem con l'Hellas), questa volta l'abbiamo pagata e con gli interessi. Quando dico le cose è perché le so, non perchè mi piace criticare.

Oggi, i nostri dietro le punte hanno fatto letteralmente defecare, altro che metterli nei sondaggi dei migliori in campo.


Quando lo fate, mi chiedo se le partite le guardiate con dell'ottimo salame felino sugli occhi.

La speranza è che questo sia solo un episodio che però serva ai nostri per capire che noi non possiamo permetterci la minima distrazione, se non sul quattro a zero al 95' con meno di un minuto da giocare. Non un secondo prima.

D'altra parte, però, il fatto di aver perso giocando così di merda - e non solo per gli errori individuali di un singolo cui addossare tutta la colpa nell'ambito di una buona prestazione - potrà probabilmente essere più utile allo scopo.

Io che commento la prestazione di Santon

Forse, e questa è una speranza che spero non vada delusa, se avessimo perso giocando come nel primo tempo si sarebbero aperte crepe ben più difficili da richiudere. Magari, avendo perso facendo oggettivamente ca*are a spruzzo, si spera capiscano che si può porre rimedio a tutto scendendo in campo concentrati e cattivi per tutti i 90 minuti più recupero.

Last but not least, una dovevamo perderla. Peccato sia successo in casa (menagramo, cazzo, state a casa. Maledetti!) e contro una squadra che spero retroceda quanto prima perché è nella me*da che devono stare, questi infami. Ma, viste le partite che ci aspettano, speriamo che questo sia stato l'episodio necessario per poi riprendere la nostra marcia con maggiore consapevolezza.

A proposito, quando ha l'aereo, Thohir?

6 novembre 2017

Quando il troppo amore fa guai...

Ho aspettato parecchio a pubblicare questo post. Che sarà logorroico ma, almeno, eviterò di essere fraintesa, per lo meno dalle persone dotate di un QI minimo.
L'ho riscritto almeno 3 volte, soppesando ogni singola virgola per non apparire offensiva. E niente... La mia reazione, compostissima, è questa:


Come spiegato più e più volte, l'analisi non è per tutti.
Troppo spesso c'è una componente emotiva che non rende sereno il giudizio, così come il punto di vista, o gli elementi presi in considerazione.

Punto primo: la stagione dell'Inter, ad oggi, è da giudicarsi positivamente?
Certo. Solo un cretino potrebbe dire il contrario.

Punto secondo: la prestazione di domenica dell'Inter è da considerarsi positiva? A mio avviso, no.
E si badi bene, NON per il risultato in sè ma per COME è arrivato.
Come abbiamo visto lo scorso anno, i punti persi in questa parte della stagione non si recuperano più. Il filotto di Pioli della passata stagione insegna. Quindi è fondamentale mettere in carniere punti adesso, prima che la lotta salvezza si chiuda e spiani la strada a risultati quasi scontati.

Per capire meglio, partiamo dalla fine: le dichiarazioni post-partita di Spalletti. Prenderei in esame due passaggi fondamentali:
Abbiamo sbagliato qualcosa in più rispetto al solito e siamo stati costretti a questo pareggio.
Purtroppo gli errori che abbiamo commesso in uscita e con palle facili ci hanno fatto un po' subire il loro palleggio, 

Cosa significa questo? Esattamente quello che vado sostenendo da domenica: siamo scesi in campo poco concentrati, leziosi e spocchiosi. Esattamente come a Verona.
Le palle facili sbagliate gridano vendetta: certe "finezze" non ce le possiamo permettere. Dobbiamo essere cattivi e concreti. Altro che titic-e-titoc.
L'Hellas ha dei centrali talmente scarsi che li odiano perfino le madri (cit. Chiara): mai una volta che li si sia presi in velocità.
Ecco, nota a margine: un gioco degno di questo nome per innescare il nostro terminale offensivo? Riusciremo a vederlo?
Che ieri Mauro ha oggettivamente reso molto al di sotto delle aspettative, però...

Ma torniamo al binomio finezza/palla persa. Non possiamo permettercele, se non sul 4-0 a 2 minuti dalla fine, recupero compreso. Soprattutto, non possono permettersele giocatori. Perchè non so voi, ma un D'Ambrosio che tenta un facile disimpegno col tacco sui nostri 16 metri a Verona, regalando la palla agli avversari, è da prendere a schiaffi, Certi errori dettati da superficialità rischi di pagarli carissimi: per fortuna era l'Hellas e aveva ancora in campo quel cesso a pedali di Kean; siccome non sei Beckenbauer, stai nel tuo. Gioca semplice e concentrato.
Parliamo di Miranda? Ci ha detto bene che parecchie sue minchiate siano finite in nulla ma non può dirgli sempre culo. E questo lo vorrei ricordare a quelli che definivano "sontuose" certe sue prestazioni peerchè "si, ha commesso una sbavaturà però, nel complesso...".


PERO' UN CAZZO. Una valutazione seria deve prescindere dal tabellino, per essere una valutazione. E se fai ceerti errori, la tua prestazione non può essere giudicata positivamente.

Un altro esempio, più corale? Inter-samp.
Non puoi fare gli ultimi 20 minuti cagandoti in mano perchè hai pensato che la partita fosse finita e ti ritrovi con 2 gol sul groppone, col rischio di buttare nel cesso una prestazione fantastica.
E ringraziamo che, a Verona, il coreano abbia fatto un carpiato che mollami: fosse caduto normalmente, senza accentuare, non gli avrebbero fischiato simulazione col rischio di beccare gol sull'ultima mischia. Perchè fidatevi, si sentiva puzza di inc*lata lontano un km.

E arriviamo ora ad una autocitazione, che tanti hanno fatto propria, quando faceva loro comodo.
Il calcio non è ginnastica artistica.

Ecco, devo darvi una notizia: vale sempre, da entrambe le parti.
Cosa significa questo? Che il torino non ha rubato nulla. Nulla. Ha fatto la sua partita, con annesse perdite di tempo che non mi pare siano una novità a San Siro e ha capitalizzato quanto costruito, complice una vaccata di Miranda che grida vendetta al cielo.


Quindi si, ha meritato il pari.

Noi meritavamo la vittoria? Se avessimo vinto non avremmo  rubato niente ma dire che meritavamo la vittoria è fare esattamente quello che viene sempre imputato agli altri: basarsi sul merito artistico e non sull'efficacia.

Perchè signori miei, potete snocciolare tutti i numeri che volete ma l'analisi quantitativa non può prescindere da contesto e analisi qualitativa: se fai il 70% di possesso palla ma non lo concretizzi sei un pirla. (Devo ricordarvi le obiezioni al maggior possesso-palla del Bayern, nella finale di Madrid? Ecco).
Se metti 10 cross di cui solo uno azzeccato (si, mi riferisco al migliore in cahahhahahahampo) siamo punto e a capo.
Se sbagli troppi gol o prendi il palo non sei SFORTUNATO, a meno che tu non decida di rimangiarti pubblicamente la merda spalata quando gli altri parlavano di fortuna in relazione ai legni che ci hanno "salvato".
Il palo è li, sia a proteggerci che a fregarci: è un tiro sbagliato di poco ma sempre di errore si tratta.

"Il loro portiere sembrava Jascin".


Verissimo, il Meazza pare ispirare i portieri ma devo ricordarvi le reazioni quando facevano notare le grandi parate di Handa a napoli? "Il portiere è pagato per parare", sia il nostro che quello avversario. A meno che non si sia giocato l'over, ovviamente...

Cosa voglio dire con questo?
Che l'incazzatura nasce dal fatto che il pareggio era evitabilissimo. E che certi errori nell'approcciare la gara vanno corretti subito, prima che sia tardi, Abbiamo perso due punti fondamentali, specie in una giornata in cui il napoli è stato fermato dal chievo. E chi ne ha approfittato? La vecchia baldracca ovviamente.

Non possiamo permetterci di scendere in campo con sufficienza, pensando di avere già vinto.
Dobbiamo rimanere concentrati, coi piedi per terra. UMILI. Dal 1' al 90' più recupero. Perchè non abbiamo fatto ancora niente e perchè non possiamo buttare nel cesso per superficialità quello che, di buono, è stato fatto fino ad ora. Perchè non sempre ti dice bene e la recuperi. Anzi, c'è anche la volta in cui prendi pure il secondo gol e tanti saluti.


Chi si loda si imbroda. Facciamo i tifosi ma senza paraocchi. Guardiamo cosa non ha funzionato (se ne siamo in grado, altrimenti è sufficiente battere le mani senza lanciarsi in analisi - a volte - prive di fondamento) e cerchiamo di lavorare affinchè non si ripetano più certe situazioni. Perchè a ME credo si possa rimproverare molto (in senso lato chiaramente, io non sbaglio mai), ma non l'essere una da moriremo tutti. Anzi. E lo dimostra la merda che mi sono presa addosso quest'estate, quando difendevo l'operato di Suning.
Ieri (e non solo) siamo mancati in diverse cose, specie nell'approccio mentale. Non deve più succedere. Che ci serva di lezione, anzichè piangerci addosso.


Piccolo post-scriptum dedicato a quelli che mi hanno fatto parcheggiare in cu*o al demonio, ieri, costringendomi a una maratona sotto l'acqua: vi urta? 'Sti gran cazzi.



28 settembre 2017

Solidarietà 2017: uscite il grano!

Come lo scorso anno, anche nel 2017 i miei adorati "Belli de Roma" hanno deciso di iniziare una nuova missione ma questa volta l’obiettivo è già fissato.

I fondi raccolti serviranno ad aiutare un altro Grande Uomo, il dr. Salvatore Stasolla. Salvatore è un dottore di Gravina di Puglia che fa un lavoro bellissimo ma anche davvero difficile umanamente, ossia curare i bambini malati. Purtroppo parliamo sempre di bambini e famiglie che sono state colpite da un terremoto e questo come per quello di Amatrice è stato altrettanto devastante colpendo le popolazioni delle Marche ed in particolare un paese bellissimo che si chiama Pieve Torina. PT come lo chiama chi lo conosce è un paese in provincia di Macerata completamente danneggiato dall’ultimo terremoto ed in particolare sono state danneggiate le scuole e gli asili. Quello Comunale di asilo per fortuna è stato riaperto grazie al lavoro fantastico di una azienda di Bolzano la Rubner House ma manca ancora una cosa fondamentale lo spazio organizzato per permettere ai bambini di giocare! Un asilo senza un spazio per giocare è come un campo di calcio senza pallone, come una spiaggia senza secchiello e paletta, come un sogno senza colori.

Ecco, quello che vogliono (vogliamo) fare con tutte le nostre forze è ridare i colori ai bambini dell’asilo comunale di Pieve Torina, aiutando un gruppo meravigliose di persone ci sta lavorando. Tanti progetti sono in corso grazie alla forza di volontà di chi ama questi posti ma il nostro supporto può regalare ancora grandissima gioia ai bambini colpiti così duramente dal terremoto dello scorso ottobre.

Un parco giochi per i bambini di Pieve Torina e una mano grandissima al dr. Stasolla che dopo aver lavorato per 7 anni in Oncoematologia Pediatrica presso il Policlinico di Bari oggi è il punto di riferimento di questa iniziativa.

Ovviamente, sarete aggiornati costantemente sul progresso della raccolta dai Belli de Roma, da me e dagli altri partner, di quello che riusciremo a fare e di tutti coloro che ci daranno una mano per completare il progetto.

CACCIATE LA GRANA!!!

15 aprile 2017

Come buttare un derby vinto in 10 minuti: istruzioni per l'uso

Un derby già vinto buttato nel cesso.
Ora, Orsato (Mr. "Vedrai, vedrai..." a Icardi a Torino, l'uomo-che-adorava-espellere-Mou) deve morire malissimo perchè mai nella vita avrebbe dovuto far battere quel calcio d'angolo. Sapete che su queste cose sono una belva.


Però, però...
Però cazzo. Non puoi buttare nel cesso un derby vinto. Al netto di Perisic che ha sulla coscienza il 3-0 che avrebbe davvero chiuso i giochi, questa mancata vittoria ha un responsabile ben preciso: il signor Stefano Pioli.
Come dicevo settimana scorsa, non è uomo adatto all'Inter. Una brava persona ma un provinciale cagasotto. Un mazzarri più simpatico, per certi versi.

Perchè è OVVIO che se non giochi 45 minuti prima o poi il gol lo prendi. E' ovvio.
Chiaro che non devi dannarti a segnare il terzo esponendoti al contropiede ma devi tenere la squadra alta, con la difesa avversaria sempre in allarmi, cercando di sfruttare i loro tentativi di segnare per prenderli in contropiede.
Invece...


Pioli che cazzo fa? Dopo 5 partite in cui ha panchinato Joao Mario (5 partite di merda, ricordiamolo eh!) per fare un favore a qualcuno, lo stesso qualcuno che ha osato spalare merda su JM per i 10 minuti giocati contro la samp manco fosse colpa sua, la sconfitta... Dicevo: Pioli, sul 2-0, toglie Joao Mario per mettere... Murillo!!!


Stai vincendo 2-0, sei l'Inter IN CASA e togli uno che ti tiene alta la squadra, in grado di gestire la palla per mettere un cristo di difensore e passare a 3 dietro?
Ma come minchia ragioni?



Poi, per l'appunto... Devi tenere palla, guardi la panchina, vedi Eder e Banega che si scaldano e tu cosa fai? Metti Eder al posto di Perisic?
Che il buon Ivan è in down pazzesco e tutto ma mettere Eder suggerisce l'idea di volerla giocare in 10 perché te la sei venduta. A proposito, Eder... Entri e fai cagare? Tu, che avesti il coraggio di fare l'offeso/Madonna oltraggiata quando De Boer ti ha tolto dopo una immonda prestazione a Bergamo (o era a Genova? vabeh, è uguale. E' il concetto che conta)? Proprio tu?


E poi, tanto per non farsi mancare nulla, Biabiany per Candreva. Che era l'unico cambio che poteva starci. Se fatto molto prima visto che il buon Antonio era morto a fine primo tempo.
Ma sempre per la logica di cui sopra, metti Gabigol che magari può sparigliarti le carte e sorprendere la difesa di quelli là.
Avevi tutte le carte in regola per vincere: tenevi alta la squadra e potevi far ripartire il contropiede. Sul 2-0 eh!
Sul DUE A ZERO.
A sette minuti dalla fine eravamo 2-0.


Invece no. Il normalizzatore si caga in mano e fa peggio di Gasperini in casa contro la Roma quando tolse Forlan per Muntari, sullo 0-0.
Non abbiamo fatto due passaggi di fila in tutto il secondo tempo; ed è ovvio se non hai chi la palla la sa gestire.
Poi vabeh, Handa che mi esce a cercare la Vispa Teresa sull'ultimo angolo è la ciliegina sulla torta.

Ah, a questo proposito, poi mi tocca leggere queste cose:





Poverino, non sapeva che le palle inattive fanno parte del gioco? Due gol su due palle inattive: a Ste', io due domande su come prepari le situazioni in settimana me le farei eh!
Chi cazzo deve dare indicazioni alla squadra, mia nonna?
Non riusciamo a battere decentemente un angolo o a mettere un cross. Niente di tutto questo.
Prendere quei quattro stronzi e metterli a calciare finché non imparano? Troppo rischioso per la riconferma?

Perchè, signori miei, forse il problema non era solo Frank de Boer. Anzi, era stato il primo a capire chi fossero le mele marce e a cercare di renderle inoffensive.
Frank de Boer, al quale il terzetto italo argentino ha fatto la guerra. Pioli è stato la loro scommessa, del DS in primis. A casa mia, quando si perde una scommessa, si va a casa. Senza se e senza ma. Perchè quando si è trattato di fare l'indispensabile salto di qualità, ha fallito.
Diciamocelo chiaramente: la finale di Coppa Italia era assolutamente alla nostra portata: ce la siamo giocata per colpa di chi ha voluto schierare Palacio dall'inizio, risparmiando senza motivo Icardi visto che la partita di Venaria, delle due, era quella che contava meno.

E io ve lo dico: ringraziamo la Madonna che quelli, il primo, l'han fatto passato l'80 o la perdevamo pure.

Last but not least: una nota a certi occasionali che vengono in curva.
Imparate a stare al mondo.
Perché se una ti chiede più volte di tacere, che magari non è il caso di tirarla e tu, stronzetto della minchia, sull'ultimo corner non pago delle cazzate che hai già detto e per le quali sei stato rimproverato dici "come al derby di andata" e quelli pareggiano, non puoi lamentarti se vieni buttato di sotto e preso a male parole.
Ringrazia il cielo che c'eravamo io e la socia e non due degli irriducibili o da San Siro uscivi rotolano, a calci nel culo.
E hai pure il coraggio di obiettare "siete due donne e dite brutte parole".
a) Mi pare il minimo, specie quando ti ho detto di stare zitto per tutta la partita
b) Se vuoi stare alla Scala vai in primo anello
c) Siccome non mi risulta sia vietato al genere femminile, invoco l'Altissimo - se del caso - come minchia mi pare. Specialmente se TU me ne dai motivo.
Ringrazia tuo padre che ha capito la situazione o, davvero, tornavi a casa con un setto nasale in meno.

Stesso messaggio ai menasfiga che affollavano San Siro oggi.
Quando vi si dice di stare a casa, state a casa. Siamo messi sufficientemente male da non essere in grado di annullare i vostri influssi negativi. Portate sfiga, fatevene una ragione.



4 aprile 2017

Ripulire per ripartire


Sono trascorse circa 12 ore dal fischio finale di Inter-samp e ancora il crimine non mi ha abbandonata. Attendo fiduciosa l’auto del Vaticano per la consegna della scomunica. Una partita letteralmente buttata nel cesso. Sgombriamo il campo dagli equivoci: a me tira il culo anche se perdo al gioco dell’oca ma perdere così è INACCETTABILE. Si può perdere dopo avere lottato, sputato sangue; non dopo aver giocato una amichevole del dopolavoro ATM.

E a questo proposito… Qualcuno deve spiegarmi cosa ci faceva in campo Brozovic. Ditemelo! Ditemelo perché non l’ho capito. Pioli, nel post-partita, ha dichiarato “dovevamo essere più squadra”. Ecco, Stefano… Magari, schierare 11 giocatori sarebbe stato un primo step.
Intendiamoci, ritengo Pioli una bravissima persona, un buon allenatore. Ma non basta. Non basta. Ogni volta che si è trattato di alzare l’asticella, purtroppo, ha dimostrato di non farcela. Andiamo in ordine sparso.

Ieri sera, chiudi il primo tempo in vantaggio. La squadra scende in campo nel secondo tempo con un atteggiameento inaccettabile. Più di tutti, un vergognoso Brozovic. Capiamoci: il problema non è giocare male, è l’atteggiamento da grande campione che è li a farti un favore. Il primo gol della samp nasce da una doppia topica arbitrale (va detto) ma anche da un suo contrasto che Carla Fracci sarebbe entrata più decisa. Gli errori di sufficienza si sono sprecati per tutta la partita, che si chiude con quel rigore da prenderlo a schiaffi.


E Pioli in tutto questo che fa? Toglie Perisic. Ora, anche il buon Ivan non stava giocando la sua miglior partita ma, almeno, si stava sbattendo. Brozovic, un danno.

Con la Roma, si caga in mano e schiera la difesa a 3, lasciando Icardi solo in balia dei difensori avversari e la nostra difesa in inferiorità numerica. Ok che l’arbitraggio è stato vergognoso ma la partita l’hai persa prima, con quell’approccio pavido.

A Torino, di nuovo Icardi solo in area per un’ora, costantemente raddoppiato dai centrali del Toro. E’ bastato inserire Eder (Eder!!!) per alzare il baricentro, diventare pericolosi e creare almeno 4 palle-gol (oltre al solito rigore negato) buttate nel cesso da un Perisic che ha avuto almeno la decenza di chiedere scusa.

Coppa Italia con la Lazio. Parte con una formazione allucinante. Per cosa? Per arrivare freschi alla partita di domenica con la ju*e che, tra le due, era quella che non contava un cazzo? Fai partire Icardi titolare, ne fai due nel primo tempo e a quel punto si, metti Palacio che magari non è più in grado di segnare ma che ha una intelligenza tattica tale da riuscire comunque a tenerti alta la squadra, scongiurando in parte i contropiedi avversari. Non mi pare fantascienza. Se ci arriva una stronza come me, ci arriverà pure uno che allena in serie A, no?

Qui veniamo proprio ai limiti del buon Stefano, che secondo alcuni meriterebbe “alla grandissima” la riconferma. Come detto, una analisi serena non può prescindere dal contesto. E – al netto dei meriti che comunque ha, sia ben chiaro - il contesto ci dice che la “media scudetto” l’ha ottenuta giocando contro squadre già salve o che comunque non avevano nulla da chiedere al campionato.
Quando è stato il momento di fare quel salto di qualità si è perso. Vuoi per limiti caratteriali, vuoi per qualche limite in fase di lettura della partita; però, è proprio questo che fa la differenza tra un allenatore normale e un allenatore “da Inter”, dove “da Inter” significa avere non solo competenze tattiche ma anche il carattere e la credibilità necessari per gestire una compagine di stronzi, mettendola di fronte alle proprie responsabilità ed appendendoli al muro se necessario. Questo, purtroppo, Pioli ha dimostrato di non saperlo fare. Altrimenti non si spiega il vergognoso secondo tempo. Dovevano entrare in campo per chiuderla, mangiandosi l’erba. Si sono fatti cagare in testa dalla samp che è una squadra mediamente di merda ma arrivava prima su ogni pallone, con grinta e voglia. I signori che vanno in campo devono vergognarsi.

Perchè va bene che Pioli ci ha portato verso una salvezza tranquilla (cit.) ma è altrettanto vero che il vergognoso atteggiamento del confronti di De Boer ci sta costando carissimo. Sarebbe bastato vincere contro palermo e bologna e pareggiare contro samp (andata e ritorno), cagliari e atalanta (beh, li avevamo pareggiato ma ce l’hanno annullato). E si, dai. Almeno un punto a Torino contro i gobbi ci è stato rubato.

Facciamo i conti: 2+2+1+1+1+1+1= 9. Sono 9 punti.9 punti che ci permetterebbero, oggi, di essere a 64 punti, in piena lotta per il terzo posto.

Spero che questa partita sia servita alla proprietà per capire da chi ripartire e chi, invece, va eliminato senza pensarci su due volte. Venerabile Zhang: tu sai cosa fare.


13 febbraio 2017

Fai come nicchi: credi anche tu a rizzoli.

Rizzoli mi ha detto che Medel è biondo e io gli credo.


Rizzoli mi ha detto che Adriana Lima è in sovrappeso e io gli credo.


Rizzoli mi ha detto che la Gran Bretagna è una repubblica e io gli credo.


Rizzoli mi ha detto che Meryl Streep è una pessima attrice e io gli credo.


Rizzoli mi ha detto che LeBroon James è un perdente e io gli credo.


Rizzoli mi ha detto che Minucci è onesto e io gli credo.


Se Rizzoli mi ha detto che la palla era in movimento come faccio a non credergli?




9 febbraio 2017

6 febbraio 2017

Vademecum: "A termini di regolamento" tutto cambia affinchè nulla cambi

Sarò sintetica, chè non ho intenzione di perdere tempo.
Ecco qui alcuni punti per aiutarvi a comprendere la portata della ladrata di ieri sera, complici i media asserviti alla causa dei pluriprescritti (abuso di farmaci non consentiti, associazione a delinquere  con finalità di frode sportiva).

In primis, una chiarissima infografica sul dettato del regolamento.

Clicca per ingrandire
In secundis, un promemoria sulla competenza profeessionale di graziano cesari (ricordatevela, quando vi dirà che mandzukic prende la palla).


Però, mi raccomando: continuiamo a sfracellarci i coglioni con analisi tecnico tattiche sui moduli, sui cambi, sulla formazione, e perchè no? Sulla fortuna. In fondo, il calcio è un gioco semplice: vince chi segna più gol. Però, quando ci sono episodi che vengono palesemente indirizzati come ieri sera (parliamo del patetico tuffo di alex sandro con Icardi lanciato a rete?) è tutto inutile. non è più calcio.



Chiudo citando il mio amico Albe, che sintetizza in poche righe quello che penso:

"Non credo servissero altre manifestazioni di schifo come quella di ieri, ma nel caso... da oggi, (tu) interista che in qualche misura lodi la juventus per motivi sportivi o extra sportivi, per fare l'equidistante e prenderlo supinamente nel deretano lodando la forza dell'avversario, beh sappi che tu sei come quello che se il ladro gli entra in casa, la svaligia e, impunito, coi soldi della refurtiva si compra una Porsche, ecco ... tu vai anche in giro a dire: 'beh dai, però ha una bella macchina, bisogna ammetterlo'. Sei così, un inconsapevole sodomita succube di quei burocrati dello squallore con sede a Vinovo.
Mèttiti a seguire il Badminton moldavo".



1 febbraio 2017

Ne ammazza di più la vergogna che un rigore

Partiamo da un presupposto: schierare dal 1 minuto in una partita da vincere Palacio non è una grande idea. Se vuoi vincerla, non puoi giocare col morto.
Avrebbe avuto più senso partire con Icardi, cercare il vantaggio (magari doppio) nel primo tempo per poi dare spazio al buon Rodrigo nel secondo per tenere alta la squadra e in tensione la difesa della lazio. Anche l’atteggiamento dei nostri nel primo tempo mi è parso assai molle. Quando invece era questa la partita sulla quale puntare, questa settimana. che domenica, al di là del giocare a chi ce l’ha più lungo al bar con gli amici, il risultato è meno importante. Soprattutto se pensiamo che all’andata abbiamo vinto. Un pari, domenica, mi andrebbe benone.

Chiarito questo, passiamo  al vero motivo del contendere.

Premessa: avete cagato il cazzo con questa storia del gemellaggio.
SONO GEMELLATE LE TIFOSERIE, NON LE SQUADRE.
L’obiezione “per fortuna che siamo gemellati, con noi giocano sempre alla morte” è da prendervi a schiaffi. Cosa pretendete, che si scansino? Ma che ragionamento da gobbi è? Ma non vi vergognate?
Al limite, puoi dire che dovrebbero sempre giocare alla morte (come dovrebbe essere, tra le altre cose) ma non pretendere che l’avversario te la faccia vincere. A parti invertite vi scansereste? Io non credo. Ma se il pensiero è quello, avete decisamente sbagliato squadra.  

E a questo proposito… Partita con prezzi popolarissimi, purtroppo.
Dico purtroppo perché una massa di occasionali si riversa su San Siro. Gente che non ha mai visto una partita nella sacra Scala del Calcio decide di investire i propri spiccioli per venire ad inquinare quello che è, da sempre, uno dei più begli stadi del mondo.

Eh si. Perché le anime belle ci stanno raccontando che “la curva faceva il tifo per la lazio anziché incitare i nostri”. Ora, fanciulli. Si trattava di semplici, banali, pompini tra curve. Anche la lazio “incitava” i nostri. Son sempre i soliti cori “a roma solo la lazio” vs “milan, milan vaffanculo” ma il tifo c’è stato, eccome. Pure a me sti convenevoli infastidiscono un po' ma pace! C'è ben di peggio. Sul quale però nessuno ha profferito parola. Tutti zitti, specie i tifosi da divano, sul vero schifo andato in onda ieri. Non certo per colpa della curva. Però, infamarla a caso fa sempre figo. E ve lo dice una che l’ha criticata – anche aspramente – più volte. Ma con delle motivazioni, non per partito preso o per delle minchiate,

Dicevamo… Non bastavano gli occasionali che hanno preso d’assalto San Siro causando code mai viste ai cancelli: troppi documenti da controllare con troppi cancelli chiusi. A questo proposito, cara Inter, non si potevano prevedere ingressi dedicati ai possessori di tdf?
Ecco, non bastava la coda che mi ha obbligata ad utilizzare un ingresso diverso dal solito con tutto ciò che ne consegue in termini di rituali scaramantici. No.
Gli occasionali della minchia, nel secondo tempo, mettono in piedi un teatrino da farmi rimpiangere il fatto che girare col napalm non sia legale.

oooooh merdaaaaa

Nel secondo tempo, sui rinvii del portiere, qualche imbecille decide di far partire il succitato coro ad ogni rinvio del portiere avversario.

Primo blu e primo arancio, la culla degli occasionali, visto che gli abbonati erano installati quasi tutti in primo rosso, complici i 10 euro del costo del biglietto.

Capite? Questi vengono a San Siro e lo trasformano nel merdentus stadium. Il coglione di turno parte col coro e i pecoroni gli vanno dietro. Magari con stampato un sorriso da ebeti in faccia; lo stesso sorriso con il quale si sono sparati i selfie a partita in corso, spalle al campo.

Ci rendiamo conto?
Ma da prenderli a badilate nelle gengive. Un coglione dietro di me, quando gliel’ho fatto notare, pensava fossi laziale. 


Questo per dire il livello di disagio che posava indegnamente il culo nel mio stadio. E pretendono pure di farla da padroni, complice il silenzio di chi fa passare in secondo piano questa schifezza perchè "la curva fa il tifo per la lazio".

Uno stadio che si professava differente, dove mai – MAI – si era levato un coro simile (se non quando giocò la nazionale, appunto), con mio grande orgoglio.


Non mi sono mai vergognata tanto. Ogni rinvio era una bestemmia. Che poi l’Altissimo si incazza con me e si vendica ma non è giusto. Non è colpa mia.
E’ che un simile oltraggio non può esistere in uno stadio che si professa differente.
Poi, magari, sono gli stessi che al bar, petto in fuori, professano la loro superiorità morale come tifoseria, o che se la prendono con la curva sui social, pretendendo di spiegare come si tifa.

Cosa dire signori miei… Se secondo voi il modo giusto di tifare è questo state a casa. O cambiate squadra.
Non abbiamo bisogno di gente come voi.