Partiamo da un presupposto: schierare dal 1 minuto in una partita da
vincere Palacio non è una grande idea. Se vuoi vincerla, non puoi giocare col
morto.
Avrebbe avuto più
senso partire con Icardi, cercare il vantaggio (magari doppio) nel primo tempo
per poi dare spazio al buon Rodrigo nel secondo per tenere alta la squadra e in
tensione la difesa della lazio. Anche l’atteggiamento dei nostri nel primo
tempo mi è parso assai molle. Quando invece era questa la partita sulla quale
puntare, questa settimana. che domenica, al di là del giocare a chi ce l’ha più
lungo al bar con gli amici, il risultato è meno importante. Soprattutto se
pensiamo che all’andata abbiamo vinto. Un pari, domenica, mi andrebbe benone.
Chiarito questo,
passiamo al vero motivo del contendere.
Premessa: avete
cagato il cazzo con questa storia del gemellaggio.
SONO GEMELLATE LE
TIFOSERIE, NON LE SQUADRE.
L’obiezione “per
fortuna che siamo gemellati, con noi giocano sempre alla morte” è da prendervi
a schiaffi. Cosa pretendete, che si scansino? Ma che ragionamento da gobbi è?
Ma non vi vergognate?
Al limite, puoi
dire che dovrebbero sempre giocare alla morte (come dovrebbe essere, tra le
altre cose) ma non pretendere che l’avversario te la faccia vincere. A parti
invertite vi scansereste? Io non credo. Ma se il pensiero è quello, avete
decisamente sbagliato squadra.
E a questo
proposito… Partita con prezzi popolarissimi, purtroppo.
Dico purtroppo perché
una massa di occasionali si riversa su San Siro. Gente che non ha mai visto una
partita nella sacra Scala del Calcio decide di investire i propri spiccioli per
venire ad inquinare quello che è, da sempre, uno dei più begli stadi del mondo.
Eh si. Perché le
anime belle ci stanno raccontando che “la curva faceva il tifo per la lazio anziché
incitare i nostri”. Ora, fanciulli. Si trattava di semplici, banali, pompini
tra curve. Anche la lazio “incitava” i nostri. Son sempre i soliti cori “a roma
solo la lazio” vs “milan, milan vaffanculo” ma il tifo c’è stato, eccome. Pure a me sti convenevoli infastidiscono un po' ma pace! C'è ben di peggio. Sul quale però nessuno ha profferito parola. Tutti zitti,
specie i tifosi da divano, sul vero schifo andato in onda ieri. Non certo per
colpa della curva. Però, infamarla a caso fa sempre figo. E ve lo dice una che
l’ha criticata – anche aspramente – più volte. Ma con delle motivazioni, non
per partito preso o per delle minchiate,
Dicevamo… Non
bastavano gli occasionali che hanno preso d’assalto San Siro causando code mai
viste ai cancelli: troppi documenti da controllare con troppi cancelli chiusi.
A questo proposito, cara Inter, non si potevano prevedere ingressi dedicati ai
possessori di tdf?
Ecco, non bastava
la coda che mi ha obbligata ad utilizzare un ingresso diverso dal solito con
tutto ciò che ne consegue in termini di rituali scaramantici. No.
Gli occasionali
della minchia, nel secondo tempo, mettono in piedi un teatrino da farmi rimpiangere
il fatto che girare col napalm non sia legale.
oooooh merdaaaaa |
Nel secondo
tempo, sui rinvii del portiere, qualche imbecille decide di far partire il
succitato coro ad ogni rinvio del portiere avversario.
Primo blu e primo
arancio, la culla degli occasionali, visto che gli abbonati erano installati
quasi tutti in primo rosso, complici i 10 euro del costo del biglietto.
Capite? Questi
vengono a San Siro e lo trasformano nel merdentus stadium. Il coglione di
turno parte col coro e i pecoroni gli vanno dietro. Magari con stampato un
sorriso da ebeti in faccia; lo stesso sorriso con il quale si sono sparati i selfie
a partita in corso, spalle al campo.
Ci rendiamo
conto?
Ma da prenderli a
badilate nelle gengive. Un coglione dietro di me, quando gliel’ho fatto notare,
pensava fossi laziale.
Questo per dire il livello di disagio che posava
indegnamente il culo nel mio stadio. E pretendono pure di farla da padroni, complice il silenzio di chi fa passare in secondo piano questa schifezza perchè "la curva fa il tifo per la lazio".
Uno stadio che si
professava differente, dove mai – MAI – si era levato un coro simile (se non
quando giocò la nazionale, appunto), con mio grande orgoglio.
Non mi sono mai
vergognata tanto. Ogni rinvio era una bestemmia. Che poi l’Altissimo si incazza
con me e si vendica ma non è giusto. Non è colpa mia.
E’ che un simile
oltraggio non può esistere in uno stadio che si professa differente.
Poi, magari, sono
gli stessi che al bar, petto in fuori, professano la loro superiorità morale
come tifoseria, o che se la prendono con la curva sui social, pretendendo di
spiegare come si tifa.
Cosa dire signori
miei… Se secondo voi il modo giusto di tifare è questo state a casa. O cambiate
squadra.
Non abbiamo
bisogno di gente come voi.