15 maggio 2011

Ho le tette (nerazzurre) e me ne vanto

Confesso, ero combattuta.
Assai combattuta.

Ma alla fine mi sono decisa: il "decalogo delle tifose zozzonere" ad opera di maria volpe nel suo blog sul corsera non poteva passare impunito.

E non per quelle poracce in sé: ognuno ha le disgrazie che si merita.

Ma per l’immagine oscena che ne esce in relazione alle tifose e alle donne in generale.

Ok Maria, è vero. Mi stai sul cazzo.
Mi ci stai dai tempi di Amici (si, guardo Amici. E’ una delle mie perversioni). Tu e i tuoi giudizi privi di senso sui ballerini. Tu che probabilmente non conosci nemmeno la differenza tra un grand battement jété e un developpé (guarda che se la sai è peggio eh!).

Tu che già mi avevi fatto girare i coglioni con quel post sui cani che sono più ben accetti dei bambini e del tuo passeggino gemellare (Ma quando? Ma dove? Hai mai provato ad entrare in un bar con un cane?).
Mia cara, quando un condomino ti scriverà chiedendo di sopprimere tuo figlio perché la sua malattia è un danno per il decoro del palazzo e contribuisce al degrado della zona ne potremo riparlare. Fino ad allora, abbi il pudore di tacere.

Grazie.
La Direzione.

Detto questo, veniamo al fulcro del contendere.
Il famigerato decalogo.

Ora, già la foto che lo accompagna: non potevate prenderne tre con la maglia nuova anziché tre poracce con maglie vecchie di secoli?

Ma i contenuti.. I contenuti (!!!)
Roba da far venire il vomito ad un morto.

Noi tifose della prima ora – noi che andavamo allo stadio quando il Milan era in serie B – in questi giorni siamo pazze di gioia. Perchè siamo tornate a vincere e ci siamo state abituate per tanto tempo..
Oh, com’è che nessuno ha mai saputo della tua fede prima di oggi? Com’è che in tutti questi mesi giusto oggi ti è venuto in mente di scrivere un post?
Facile fare i gradassi quando si fa il monoplete.. Un po' meno quando si beccano 20 punti a campionato.
Voi siete "tornate", noi interiste non ce ne siamo mai andate.
Sempre fiere della nostra maglia. NOI.

E’ bello che ormai possiamo dirci tifose senza strappare sorrisetti. Oddio qualche maschilista bontempone che ci guarda sprezzante pensando che noi ancora non capiamo quando è fuorigioco oppure no, c’è ancora.
Ecco, tu sicuramente non sei tra queste “privilegiate”. Anche perché manco la maggior parte degli uomini conosce la famigerata regola n.11.

per una partita allo stadio siamo disposte a rinunciare a un massaggio nella beauty farm più cool della città.
Ma che frase del cazzo è??? Ma cosa vuol dire? Giusto per rimarcare quanto siamo vacue noi donne. No ma.. brava eh!

Quanto a noi tifose rossonere ci distinguiamo per queste poche regole…
Io non me ne vanterei. Sono talmente idiote che perfino un criceto avrebbe partorito qualcosa di più intelligente.
Esaminerei solo le più agghiaccianti.

per noi allo stadio si va vestite da stadio, non coi tacchi a spillo e le minigonne. e non necessariamente coi fidanzati (anzi)
Nooo. Ma guarda, non l’avrei mai detto.
Pensa, io ci vado in tacco 12 e tubino.
Sveglia!! Ma hai mai messo piede in uno stadio? Voglio dire.. Come pensi che ci vadano vestite tutte le tifose d’Italia? Come ad Arcore?
Poi che minchia vuol dire “vestite da stadio”? Io ci vado griffata dalla testa ai piedi, scelgo perfino le mutande. Ma sono pur sempre jeans, felpe, magliette e scarpe da tennis. Abiti da stadio appunto. Certo, ci vuole gusto.. Che io ho; tu – a giudicare da come ti conci in tv – parecchio, ma parecchio meno.
Probabilmente la "vostra" regola è un abbigliamento in linea coi vostri gusti: demmerda.
A proposito: io allo stadio ci vado con gli amici. Devo pagarti il copyright?

per noi l’amore tra pato e barbara berlusconi non è ne amore nè gossip: è business. se pato segna di più, ben venga
Profonda come affermazione..

per noi i figli sono della mamma e possono diventare SOLO milanisti
Infatti sono INTERISTA. Come papà.

per noi Istanbul è peggio di un tradimento del fidanzato
Per noi un orgasmo lungo 120 minuti..

Fighi, abbigliamento, massaggi, gossip.
Il peggio del peggio per descrivere le donne in generale, tifose o no.
Come a rimarcare che quelli, e solo quelli, possono essere GLI interessi di una donna e solo il tifare per la seconda squadra di Milano dia una sorta di passepartout per essere.. Boh, non so nemmeno io cosa. Di certo, non donne.

In pratica, la tifosa zozzonera è una specie di uomo con le palle molto alte.

Bene.
GRAZIE A DIO SONO INTERISTA!

A me piace leggere, fare shopping, cucinare e praticare kick boxing. Faccio 55 minuti di running tre volte a settimana, pesi, danza moderna e danza del ventre. Spendo l'iradiddio in cosmetici.
Ho gusto nel vestire. Mi piace il rosa.
Mi piacciono anche gli esseri umani di sesso maschile.

Ma questo non toglie nulla alla mia competenza in maniera calcistica.
Per dire, avevo previsto che diego armando ribas etc.etc da cunha. sarebbe stato un flop: così è stato. Inter nos: schierare trequartista uno che, normalmente, faceva la seconda punta benché atipica non è una mossa propriamente geniale.. Quasi quanto schierare un medianaccio come melo regista difensivo.
Invocavo Ranocchia e Pazzini nel mercato di gennaio e sono arrivati, con quali risultati lo sappiamo tutti (il primo che critica Ranocchia, lo prendo in separata sede e gli faccio rivedere il gol di Caracciolo in Inter-brescia).
Avevo anche detto in diretta che l’1-0 nel derby era fuorigioco (tornando al fatto che IO so le regole) e spiegato al bimbo di fianco a me durante Inter-Lazio che no, J.Cesar non doveva comunque essere espulso perché “l’ultimo uomo” non esiste più.

Cara maria, mi dispiace che tu abbia così tanti problemi nell’accettarti e nel farti accettare dall'altra metà del cielo da dover diventare una di loro. Per qualificarti come "tifosa" hai dovuto diventare un uomo.

Io no.
Io sono io.
Non sento il bisogno di scrivere di calcio perché la mia squadra ha vinto un titolo che, quando lo vincevano gli altri, non valeva nulla; tanto è vero che ho aperto questo blog quando le cose andavano malissimo.

Ho sufficiente cervello da non avere bisogno di snaturarmi per farmi accettare.
Sono una donna e parlo di calcio.
Ma resto una DONNA.
INTERISTA, e forse per questo ancora più donna. 
Perché so cosa significa girare a testa alta anche quando non si vince niente.
Sono donna e Interista.
E ne vado fiera!