E il divino si fece carne, e scese in mezzo a noi..
Ieri, al caparbio
gol di Jonathan, io e Paola siamo saltate in piedi e ci siamo abbracciate al
grido di “DIVIIIIIIIIIIINOOOOOOOH”.
E come dice il mio amico Teto, fondatore del Ciceresimo, la nuova religione del millennio:
Ora, casualmente –
giuro! davvero casualmente – compare un mio commento alla prestazione del
Guaro.
Chi capisce di
basket, sa cosa intendo.
Ovviamente da
ieri è aperto il caso Guaro, quindi è crisi Inter.
Scherzi a parte,
vediamo di sviscerare meglio la cosa.
Specialmente per chi non era al Meazza e,
magari, ha avuto una percezione distorta delle cose.
Dopo una partita
indegna – fatti salvi un tiro e due interventi – Mazzarri si decide a
sostituire Guarin per Kovacic.
Si badi bene, a
parte il normale rumoreggiare dopo ogni cagata, non era accaduto niente di che
nel corso della gara, a differenza di altre volte (e sapete bene come la penso:
il vaffanculo ex post ci sta, il fischio no. Come sono solita dire, si fischia,
eventualmente, a fine gara).
Partono in primis
gli applausi, destinati a Mateo – e probabilmente anche a Mazzarri che,
finalmente, aveva deciso che potevamo giocare 11 vs 11. c’è anche qualche
fischio, certo. Ma sinceramente, ci sta.
E il signor Fredy
che fa? Pensa bene di fare un gesto tutt’altro che distensivo al pubblico,
condendolo con un labiale di maradoniana memoria, per esprimere il suo dissenso
al vergognoso trattamento subito.
Gesto per il
quale, per inciso, chiederà scusa nel post-partita. E questo è bene.
Inevitabile però la selva di fischi che ha
sommerso la sua uscita.
Ora Guaro. Va
bene tutto.
Ma dopo una
prestazione del genere, l’unico gesto da fare era andare sotto la doccia a testa
bassa e meditare sul tuo impegno che latita oramai a lungo.
Il problema non
sono gli errori. E’ l’atteggiamento. Molle, indolente, senza grinta.
Con i tuoi mezzi,
non te lo puoi permettere.
Semplicemente,
non puoi.
Prendiamo ad
esempio Alvarez e l’eroe della serata: Jonathan.
Due giocatori
profondamente diversi ma accomunati dalle vagonate di merda che si sono presi
da San Siro negli ultimi anni.
Fischiati fin
dall’annuncio delle formazioni, perfino dai residenti di viale Caprilli e dintorni.
Insultati sempre
e comunque, a prescindere.
Mai un gesto, mai
una reazione negativa.
Anzi, hanno
raddoppiato, triplicato l’impegno, dimostrando palle d’acciaio.
Questo deve
essere l’atteggiamento.
Perché, caro
Guaro, se ti permetti questi gesti dopo una prestazione indegna, Jonathan ieri sera
aveva tutto il diritto di fare un gigantesco soooka a tutto il Meazza.
Tranne a me e
LauryInter che siamo le sue groupie da tempo immemorabile. Guardate malissimo
da tutti a Inter-tottenham.
Ma avevamo
ragione noi e voi torto.
E veniamo al
secondo punto dolente della serata.
Vi avevo già
parlato qui e qui della indegna situazione in cui versa il settore riservato ai
tifosi in carrozzina, nel parterre arancio.
Di solito, quando
accadono queste cose si fa qualcosa.
Orbene, in
effetti qualcosa è stato fatto.
Sono stati alzati
ulteriormente i led pubblicitari, rendendo del tutto impossibile la visione
della partita agli occupanti del settore.
(C) Franco e Alessio |
Vi faccio
presente che la foto del “dopo” è stata scattata da Alessio, giocatore di
basket a riposo.
Questo per
definire ulteriormente la VERGOGNOSA situazione.
Ora, signori
miei.
Famo a capisse.
Io voglio un
nome.
Voglio che si
presenti in conferenza stampa e dica l’idea è mia. L’ho fatto per questo,
questo e questo”.
Voglio capire che
faccia ha lo scienziato che ha partorito questa idea geniale*.
Davvero, lo voglio
conoscere per entrare nella sua testa e capire cosa vuol dire fluttuare nel
vuoto assoluto.. Perché solo con questo si spiega una simile mancanza di
rispetto e di ipocrisia.
A questo punto,
sarebbe più corretto dire: cari spettatori del parterre, sapete che c’è?
Le vacche grasse
sono finite.
Non c’è più posto
per voi. siete in favore di telecamera, date fastidio.
Il prossimo step
quale sarà?
Costruire le
piattaforme come al Cowboys stadium di Dallas per piazzarci le cheerleaders a
fare le sidelines come nella migliore tradizione della TV COMMERCIALE?
*(In realtà lo
so. So chi è. So chi sei. E se saprete seguire gli indizi che disseminerò lo saprete anche
voi. Ricchi premi in palio)