“Il meglio deve ancora venire”.
Di walter mazzarri
con alessandro alciato.
Prefazione di Massimo
Moratti.
Il meglio deve
ancora venire.. PREFAZIONE DI MASSIMO MORATTI.
E ti chiedi, con
un brivido che ti corre lungo la schiena, “in che senso deve ancora venire?”
Perché quello che
è andato in onda ieri le supera tutte, in termini di fantasia.
Perversa, ma
fantasia.
Una partita
orrenda.
Il Catania che
strappa il suo primo punto in trasferta di questo campionato (mettendosi a 5 dietro. cosa che non succede MAI a San Siro eh! MAI!).
Ieri c’era chi
giocava a Candy crush, chi leggeva commenti sul web.
Io seguivo la
partita, tentavo incoraggiamenti. Almeno fino a metà secondo tempo.
Poi, per la
disperazione e la desolazione, ho sortito il BB e mi sono portata in pari con
le email lavorative ricevute venerdì dopo le 17:30. Mai successo!
Perfino quando
sono svenuta dopo un gol, anni fa, il primo pensiero è stato dire allo steward
che mi sollevava le gambe “spostati che non vedo la partita!”. Per dire.
A fine partita
sono arrivati, ovviamente, i fischi.
Che, come ben
sapete, sono sacrosanti.
Se, appunto, a
fine partita.
Durante il match
si tifa.
Ordunque è vero.
Ieri il tifo è
stato scarsino, complice anche la contestazione andata in onda.
Contestazione
assai blanda, tutto sommato.
E civilissima.
Forse perché lo
scellerato scambio coi gobbi non è andato in porto.
Poi, arrivi a
casa e trovi la tv sul 201 con Ofelia con in questo stato.
E partono i canti
di lode all’Altissimo.
Commenti sparsi
così, nati dal cuore. Ed edulcorati delle parti che potrebbero essere oggetto
di censura.
Perché a me va
bene tutto, ma farmi prendere per il culo da uno che ha in testa un castoro no.
Non lo accetto.
"Sono tante
le variabili che concorrono per giudicare una prestazione. I ragazzi che stanno
giocando non sono giocatori abituati a certe pressioni, in casa andrebbero
aiutati, sembrava una partita a porte chiuse... son cose che chi ha giocato a
calcio conosce bene. Quando abbiamo messo pressione al Catania, il pubblico si
è acceso: è questo ciò di cui abbiamo bisogno, sempre".
"Preoccupato per le prossime partite? Guardate Genova, lì giocavamo sciolti, oggi eravamo più contratti. Per certi versi con un ambiente così, può darsi che fuori casa i ragazzi si esprimano anche meglio... Sono molto esposti alle pressioni. Non è l'età anagrafica che conta, io parlo di ragazzi che giocano in un club dove si pretendono risultati, molti non erano abituati a giocare per il vertice o con la pressione che c'è, vedi Jonathan, Alvarez o Kuzmanovic ad esempio. Milito è un discorso diverso, non è facile recuperare un giocatore dopo un infortunio del genere. Oggi ci sarebbe voluta una delle sue zampate, quella sarebbe potuta essere una delle variabili a nostro favore. Certe partite, così tirate e contro squadre chiuse, puoi sbloccarle solo con la giocata del campione".
"Icardi non l'ho mai avuto dall'inizio, Botta non ha i novanta minuti ed è tornato da un infortunio grave. Oggi negli ultimi minuti abbiamo giocato a 4 davanti, con tutti i giocatori offensivi, pensando magari meno alla fase difensiva. Si parla di un annata di passaggio, io torno a chiedere una mano alla nostra Curva e ai tifosi: abbiamo bisogno di loro".
Questione Guarin e centralità delle decisioni della tifoseria? "Non abbiamo rinunciato allo scambio solo per la manifestazione della Curva Nord. I nostri dirigenti hanno fatto tante altre valutazioni in merito e si è deciso di non procedere. Bisogna provare a ricreare in casa nostra (a San Siro, ndr) un ambiente con più armonia, in questo momento abbiamo bisogno di tanto sostegno".
"Preoccupato per le prossime partite? Guardate Genova, lì giocavamo sciolti, oggi eravamo più contratti. Per certi versi con un ambiente così, può darsi che fuori casa i ragazzi si esprimano anche meglio... Sono molto esposti alle pressioni. Non è l'età anagrafica che conta, io parlo di ragazzi che giocano in un club dove si pretendono risultati, molti non erano abituati a giocare per il vertice o con la pressione che c'è, vedi Jonathan, Alvarez o Kuzmanovic ad esempio. Milito è un discorso diverso, non è facile recuperare un giocatore dopo un infortunio del genere. Oggi ci sarebbe voluta una delle sue zampate, quella sarebbe potuta essere una delle variabili a nostro favore. Certe partite, così tirate e contro squadre chiuse, puoi sbloccarle solo con la giocata del campione".
"Icardi non l'ho mai avuto dall'inizio, Botta non ha i novanta minuti ed è tornato da un infortunio grave. Oggi negli ultimi minuti abbiamo giocato a 4 davanti, con tutti i giocatori offensivi, pensando magari meno alla fase difensiva. Si parla di un annata di passaggio, io torno a chiedere una mano alla nostra Curva e ai tifosi: abbiamo bisogno di loro".
Questione Guarin e centralità delle decisioni della tifoseria? "Non abbiamo rinunciato allo scambio solo per la manifestazione della Curva Nord. I nostri dirigenti hanno fatto tante altre valutazioni in merito e si è deciso di non procedere. Bisogna provare a ricreare in casa nostra (a San Siro, ndr) un ambiente con più armonia, in questo momento abbiamo bisogno di tanto sostegno".
Partiamo da qui: “io
parlo di ragazzi che giocano in un club dove si pretendono risultati, molti non
erano abituati a giocare per il vertice o con la pressione che c'è, vedi
Jonathan, Alvarez o Kuzmanovic”.
PREGO???
Ma stiamo
scherzando?
Alvarez gioca
nell’Inter da tre anni, Jonathan da 2.
Kuzmanovic ha
giocato 3 anni nella Fiorentina (e Firenze non è propriamente una piazza
facilissima), 4 anni in Bundesliga allo Stoccarda.
Ma di che cazzo
vai cianciando, Walter?
Ah, poi splendida la stiria dei 4 attaccanti. Che se prima avevi l'alibi di non averli, il poterli schierare senza tirare in porta una cazzo di volta è indice di pochezza tattica tua. Una pochezza imbarazzante, lasciatelo dire (non che mi aspettassi qualcosa di diverso da te, intendiamoci!).
Che poi non mi
dovrei stupire.
Dopo l’orrida
prestazione col Parma ci deliziasti con quest’altra perla:
"Per una squadra
con molti ragazzi giovani è importante non perdere. Forse abbiamo sentito la
responsabilità di dover sempre vincere, soprattutto i ragazzi giovani".
Per la cronaca,
questa la formazione giovane ed inesperta scesa in campo:
INTER: 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan (32' st Belfodil), 19 Cambiasso, 10 Kovacic, 11 Alvarez, 4 Zanetti (25' st Nagatomo); 13 Guarin (43' st Taider); 8 Palacio
INTER: 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan (32' st Belfodil), 19 Cambiasso, 10 Kovacic, 11 Alvarez, 4 Zanetti (25' st Nagatomo); 13 Guarin (43' st Taider); 8 Palacio
Ma il top lo hai raggiunto ieri, dando la colpa al pubblico.
“Per certi versi
con un ambiente così, può darsi che fuori casa i ragazzi si esprimano anche
meglio”. Come a Roma con la Lazio?
“Bisogna provare
a ricreare in casa nostra (a San Siro, ndr) un ambiente con più armonia, in
questo momento abbiamo bisogno di tanto sostegno”.
Ma vai a fare in
culo.
Ma di cuore eh!
Già stai godendo di un credito
assolutamente immeritato. Quest’anno ti danno per buono perfino
l’”alibi” (lo metto tra virgolette a bella posta, chi mi segue sa bene perchè)
degli arbitraggi. Mai successo.
Ti faccio altresì
notare che c’era gente che ad aprile 2010 invocava la cacciata di Josè
Mourinho. No, dico, Josè Mourinho. Si, quello in proporzione al quale tu hai
vinto di più.
Uno che prima di
arrivare all’Inter vantava un palmarès composto da 2 Campionati
portoghesi, 1 Supercoppa portoghese, 2 Premier League, 2 Coppe di Lega inglese,
1 Community Shield, 1 Coppa d'Inghilterra, 1 Coppa Uefa,
1 Champions League (+ 1 Supercoppa Italiana e 1 Scudetto all’attivo)
si è visto invocare l’esonero.
Perfino il buon CR70 fu
massacrato, pur potendo annoverare 1 Coppa Uefa, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa
italiana e 1 Coppa di Spagna. Manco parlo di Ciccio Benitez che, simpatico o
no, aveva in bacheca 2 Liga, 1 Coppa d'Inghilterra, 1 Community Shield, 1 Europa League, 1 Champions
League e 1 Supercoppa Uefa.
2 che, simpatici o antipatici, in termini di credibilità professionale data dal curriculum ti mangiano in testa.
2 che, simpatici o antipatici, in termini di credibilità professionale data dal curriculum ti mangiano in testa.
Tu arrivi solo con una
Coppa Italia all’attivo e l’incenso delle PI (ecco, questo magari dovrebbe far
riflettere), ti becchi solo fischi meritatissimi a fine partita dopo una serie
di figure meschine che manco in certi anni disgraziati abbiamo fatto e TU dai la
colpa al pubblico?
Quindi, la colpa è che non hai Milito, poi del vento, poi dei giocatori giovani e inesperti, poi di Stramaccioni che per colpa sua hai giocato a Udine la Coppa Italia e non a Milano, poi dei tifosi.
Quindi, la colpa è che non hai Milito, poi del vento, poi dei giocatori giovani e inesperti, poi di Stramaccioni che per colpa sua hai giocato a Udine la Coppa Italia e non a Milano, poi dei tifosi.
Verrà mai il tuo cazzo di
turno? Ma un filo di autocritica mai?
Sembriamo dei cadaveri e non hai nemmeno le Coppe a cui aggrapparti. Alla faccia del famoso Pondrelli.
Ormai mancano solo le scie
chimiche poi davvero abbiamo tirato in ballo tutto lo scibile umano.
Ma dire “scusate, non ci sto capendo più un cazzo” pare brutto?
Ma dire “scusate, non ci sto capendo più un cazzo” pare brutto?
Ma no, mi vieni a dire che “sembrava una partita a porte chiuse [...]
il pubblico […] acceso: è questo ciò di
cui abbiamo bisogno, sempre”.
Ma tu devi ringraziare la
Madonna se ancora non sono volati i seggiolini!
La Madonna e tutti i Santi del Paradiso per la pazienza che stiamo dimostrando.
La Madonna e tutti i Santi del Paradiso per la pazienza che stiamo dimostrando.
Chiedi a tardelli
cosa accadde con l’alaves, chiediglielo!
Altro che “sembrava di giocare
a porte chiuse”.
Se continua così ti
toccherà giocare DAVVERO a porte chiuse.