24 agosto 2012

Fermate quel gatto

Volevo commentare seriamente la conferenza stampa di parrucchino ma davvero, non ce la faccio!

E' da ieri che non riesco a smettere di ridere.


Questo, in una conferenza stampa senza contraddittorio, è riuscito praticamente a rendere confessione piena.

"Ma io posso fare una colpa a Stellini che l’ultima partita, stava facendo una mezza rissa assieme agli altri… gli va a dire a Carobbio…’Oh, guarda che …cerchiamo di mettere le cose a posto perchè all’ultima partita non è che dobbiamo andare a fare la guerra, dobbiamo andare a fare un’altra rissa e ci spezzano le gambe".

Si antonio, puoi e devi.
Se non lo fai è omessa denuncia, appunto.

Un'altra cosa non ho capito, andò..
Se quelli della Procura Federale sono dei cialtroni cattivi che ti hanno condannato senza prove, come mai pepe e bonucci sono stati assolti?

E comunque, no. Tranquiliizzati.
Non sei antipatico perchè vinci. Stai proprio sul cazzo di tuo.

A proposito.. Vinci.. 2 promozioni e uno scudetto in 5 anni: stigrancazzi! Per la cronaca, Mou in 5 anni - dal 2001 al 2005 - ha vinto 2 campionati portoghesi, 1 coppa del Portogallo, 1 Supercoppa del Portogallo, 1 Coppa Uefa, 1 Champions League, 1 Community Shield, 2 Premier League. così, tanto per ristabilire le proprorzioni sul concetto di VITTORIA).

Ma senza andare così lontano, perfino Benitez ha vinto più di te: 1 Supercoppa italiana, 1 mondiale per club. In 6 mesi.

La cosa più divertente, comunque, è il dispositivo della sentenza.
Che dimostra come il diritto sportivo sia materia ostica per tutti.
Per citare una frase che resterà nella storia "E' una straGGGe! Antonio?"

Qui di seguito, i passaggi del dispositivo a mio parere più divertenti.

"per ritenere la responsabilità da parte del soggetto incolpato di una violazione disciplinare sportiva non è necessaria la certezza assoluta della commissione dell’illecito – certezza che , peraltro, nella maggior parte dei casi sarebbe una mera astrazione –né il superamento del ragionevole dubbio, come nel diritto penale. Tale definizione dello standard probatorio ha ricevuto , nell’ordinamento sportivo, una codificazione espressa in materia di violazione delle norme anti-doping, laddove si prevede che il grado di prova richiesto, per poter ritenere sussistente una violazione, deve essere comunque superiore alla semplice valutazione della probabilità, ma inferiore all’esclusione di ogni ragionevole dubbio (cfr. ad es. l’art.4 delle Norme Sportive Antidoping del CONI, in vigore dal 1 gennaio 2009). A tale principio vigente nell’ordinamento deve assegnarsi una portata generale sicché deve ritenersi sufficiente un grado inferiore di certezza, ottenuta sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, in modo tale da acquisire una ragionevole certezza in ordine alla commissione dell’illecito" (cfr. TNAS, lodo 2 aprile 2012 Amodio e S.S. Juve Stabia/FIGC con il quale è stata pienamente confermata la decisione di questa Corte)".

In altre parole "fate almeno lo sforzo di leggervi il regolamento".

E ancora:
"Sul punto, questa Corte ritiene che la teoria, elaborata dalla difesa del Conte, secondo la quale Carobbio sarebbe un soggetto che avrebbe, in modo quasi scientifico e peraltro a freddo, costruito un vero e proprio castello di menzogne al fine di causare un gravissimo pregiudizio alla società del Siena e al sig. Conte, non convinca affatto.
Innanzitutto, non si vede per quale ragione la versione dei fatti, fornita da Carobbio e fatta propria dalla C.D.N. sarebbe inattendibile in quanto il predetto soggetto non avrebbe parlato di Conte quando si trovava in carcere o agli arresti domiciliari ma, più tardi, quando era stato rimesso in libertà.
Di solito, si sospetta della veridicità delle versioni, fornite da un soggetto quando si trovi in stato di restrizione della libertà personale in quanto si pensa che, al fine di ottenere la rimessione in libertà, un individuo sarebbe disposto a tutto, anche a mentire per compiacere, per così dire, la pubblica accusa.
Al proposito (ma si tornerà sul punto più avanti) la stessa difesa di Conte ha, in sede dibattimentale, affermato che Carobbio avrebbe coinvolto Conte e il Siena, proprio per ottenere dei benefici da parte della Procura della Repubblica di Cremona in termini di derubricazione del gravissimo reato associativo pluriaggravato in quello, meno grave, di frode sportiva.
A ciò si aggiunga che il Carabbio ben poteva ritenere che il ruolo avuto da Conte nella combine relativa alla partita Novara-Siena non interessasse la Procura della Repubblica di Cremona; è noto, infatti, che la c.d. "omessa denuncia" costituisce un illecito disciplinare, rilevante nell'ambito dell'ordinamento federale, ma non anche un reato.

Per la serie: "dobbiamo insegnarvelo noi, il lavoro?"

Quanto, poi, al fatto che Carobbio sarebbe un "bugiardo incallito", sia consentito osservare che ciò costituisce nulla più di una asserzione della difesa dell'odierno ricorrente, rimasta del tutto priva di dimostrazione.
[...]
Ed invero, non può non evidenziarsi la contraddizione in cui incorre l'odierno appellante che, da un lato, afferma che la magistratura di Cremona (sia inquirente che giudicante) ritiene Carobbio un soggetto che non merita la qualifica di collaboratore perché rende dichiarazioni che sono un mix tra verità e fantasia, ma poi sostiene che Carobbio avrebbe parlato del coinvolgimento di Conte al fine di ottenere una derubricazione delle accuse penali nella più benigna ipotesi della frode sportiva.
Delle due l'una: o Carobbio non è credibile per la magistratura di Cremona e allora potrebbe raccontare qualunque cosa senza potere ottenere alcun vantaggio dal punto di vista dell'indagine penale; oppure Carobbio è credibile a prescindere di chi e di che cosa parla.

Questo passaggio credo che non debba neppure essere commentato.

Chiudo con una chiosa per il gobbame maledetto che, ancora oggi, non perde occasione di blaterare di diritto citando paroloni ad minchiam letti chissà dove, gente che ti risponderebbe che il Torrente-Schlesinger è un fiumiciattolo dell'Alto Adige.

"Il povero Pesoli è stato condannato senza neppure essere ascoltato".
Ma guarda.. Ma pensa...

Nemmeno Giacinto Facchetti ha potuto essere interrogato per difendersi eppure non avete esitato a coprirlo di merda e ad offenderne la memoria.

Ne vogliamo parlare?
Magari quando torno dalla ronda delle Guardie Nerazzurre?