17 ottobre 2016

Il caso Icardi: elogio e martirio della follia

Bene. Non so da che parte cominciare.
Ma devo necessariamente dire la mia su quanto accaduto ieri.

Ordunque, Mauro Icardi scrive la sua autobiografia.


Che cazzo avrà da scrivere a 23 anni non lo so. Io, al massimo, avrei potuto raccontare dei cornetti Nutella e panna montata trangugiati alle 4 del mattino al "Popolo della notte", nota cornetteria di Pescara. Una roba di cui non fotte una sega a nessuno. E infatti, nessuno mi ha offerto di scrivere un libro.

A lui qualcuno lo ha offerto. Lo avranno ben pagato, valutando congruo l'investimento e bene ha fatto lui ad accettare. Molto meno bene (leggi: una minchiata galattica) ha fatto a rivangare quell'episodio ma è un calciatore con una sensibilità alle dinamiche della comunicazione pari a quelle di un bradipo randagio.

Una settimana dopo l'uscita del libro, la curva si accorge di come viene riportato il famoso episodio della maglia rilanciata post sconfitta col Sassuolo. si parla di onore, offese e quant'altro.
Premessa: se davvero si vuole "il bene dell'Inter", a casa mia, si soprassiede. si mette a tacere il proprio ego ipertrofico, si protesta - questo certamente perchè è nel diritto di ciascuno - ma finisce li. Tra l'altro, il disco del "noi andiamo in trasferta etc. etc." va bene ma nessuno vi obbliga. Se si fa una cosa per amore, non la si rinfaccia. Appunto, perchè l'amore non dovrebbe prevedere una contropartita. Ma ok. non divaghiamo.
D'altra parte, visto che il motivo del contendere secondo i signori della curva era la presenza del famoso bambino cui viene strappata la maglia e non la frase sui delinquenti argentini (frase della quale lo stesso Icardi si pente due righe dopo dicendo HO SBAGLIATO) posso capire il puntiglio. Girerebbe il culo anche a me se mi attribuissero un episodio così se non fosse mai accaduto. Diverse persone che conosco erano li e mi dicono (già me lo dissero allora) che non ci fosse nessun bambino: non ho motivo per non crederci e loro non hanno motivo di raccontare una balla.

A margine: piantatela di cagare il cazzo sulla gravissima frase dei delinquenti: se uno ammette di avere sbagliato nello stesso paragrafo sta semplicemente riferendo un episodio. E' come se io dicessi "detti della stronza a mia zia sbagliando in pieno": spacchereste la minchia perchè quelle cose non si dicono alle zie o prendereste in esame il fatto che si, ho detto una cosa brutta ma mi sono resa conto di avere commesso un errore? Ecco.

Ma torniamo ai fatti di ieri. Certo, magari la contestazione la avrei evitata a partita in corso ma ok. Questa menzogna non può passare sotto silenzio. A questo proposito, magari, sarebbe stato meglio far vertere il comunicato solo su quello, smentendo la cosa minuziosamente ed evitando peana su onore, rispetto che mancava solo l'ingresso in scena di Gabriel Garko nel ruolo di Tonio Fortebracci.

Solo che poi vedo lo striscione sotto casa di Icardi (bella mossa, complimenti!) e i dubbi sui motivi della contestazione mi vengono, visto che fa riferimento proprio alla frase che, in teoria, non era oggetto del contendere e della quale Icardi si scusa già nel libro.
Per alcuni sarà davvero così e non lo discuto ma chi ha messo quello striscione con quella frase non rende davvero un buon servizio alla causa di chi, invece, vuole che salti fuori la verità su un episodio mai verificatosi. E ripeto, io mi sarei focalizzata solo su quello, dettagliandolo scientificamente: altro che proclami anni '80 che già indispongono i normali ascoltatori.

E si arriva a ieri, in un clima surreale. La curva insulta Icardi (non tutta, ho visto parecchi in silenzio sui cori), il resto dello stadio fischia e insulta la curva. Vorrei peraltro smentire chi afferma che i fischi al rigore fossero preordinati: gli insulti ci sono stati, diversi fischi anche ma nulla di lanciato dai capi, come qualcuno ha lasciato intendere. Ero li quindi lo so.
Un clima surreale, comunque.

Lo stadio, la tifoseria, sono divisi.

Ed ecco che si palesa il vicepresidente che rilascia quelle dichiarazioni che non sto nemmeno a riportare altrimenti mi sale il crimine e bestemmio subito di prima mattina, seguito dall'altro genio che "il libro mica l'ha letto" e, dulcis in fundo, dichiarando di fatto di fottersene dell'opinione della maggioranza di chi era allo stadio (tifosi paganti tanto quanto) si schierano coi "tifosi offesi" e promettono provvedimenti.


Davvero.
Mi state pigliando per il culo?
Dove cazzo eravate voi, mentre Icardi scriveva il libro? Perchè mi pare alquanto improbabile che non lo sapeste, considerato che il vostro tesserato ha partecipato ad un evento non proprio minuscolo per il lancio del prossimo best seller in Italia.
Se davvero non lo avevate autorizzato, come dice quel [epiteto a piacere] di mazzola, dovevate bloccare l'uscita del libro.
Ma appunto, non mi pare questo il caso.


Se invece ve ne siete fregati beh, caro Piero, chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Non puoi abbandonare il tuo maggiore investimento nella merda (peraltro, dovresti difenderlo a prescindere se hai un minimo di sale in zucca) e appecoronarti a una minoranza. Semplicemente, non puoi.

Ma detto questo, torniamo alla prima e speriamo ultima fatica letteraria di Maurito.

Ora, a me è capitato di seguire l'editing di un libro. Alcuni colleghi furono contattati da una importante casa editrice per collaborare alla stesura di un libro. Vi dico solo che abbiamo (io e la mia capa) passato al setaccio quei capitoli cinque volte. C I N Q U E.


Cinque revisioni, proprio perchè non puoi lasciare nulla al caso quando c'è di mezzo la tua immagine.
Passate al setaccio, virgole, potenziali sottintesi. Tutto.
Stesso trattamento subivano i redazionali, le interviste, gli articoli... Non usciva nulla che non fosse stato approvato col sangue da noi. Ed è giusto e doveroso che sia così.
Non vi dico lo sbattimento perchè non è il massimo prevedere anche le potenziali reazioni più perverse ad una frase ma fa parte del lavoro e va fatto bene.
Qui, questa viglianza è mancata del tutto.


A me frega zero che Ausilio in persona non abbia letto il libro ma non può scaricare tutto su Icardi per una culpa in vigilando della società. Semplicemente, non puoi.
Io sarei finita a pulire i cessi se avessi fatto un danno simile.

Perchè Icardi dimostra di essere un prototipo di pirla nel rivangare quell'episodio: da capitano dell'Inter dovresti avere una sensibilità maggiore su cosa dire o non dire viste anche le vicende estive che già un problema non di poco conto avevano creato, complice anche la maldestra gestione mediatica della sua "procuradora" ma chi glielo ha permesso ha fatto anche di peggio. Però si, vabbeh, lo stronzo è lui. 'Sta cosa è bellissima.

Cara Inter, io non so che provvedimenti intendiate prendere. Ma forse - forse - sarebbe meglio riflettere prima di accontentare una parte minoritaria del tifo accreditandola come "i tifosi", fottendosene bellamente di chi si è fatto sentire e ha dimostrato di avere una opinione diversa. Accreditare un qualsiasi interlocutore è molto pericoloso perchè presti poi il fianco a qualsiasi potenziale rivendicazione futura.
E se davvero verranno confermate le indiscrezioni di oggi beh... La mia reazione sarà più o meno questa.



Chiosa in chiusura: divertente come nemmeno la più bieca delle PI lo avesse tirato fuori, ci abbiamo pensato noi.