27 settembre 2012

It's time for Azkaban!


Campionato: 3 partite in trasferta, 3 vittorie. 7 gol fatti a fronte di 0 subiti.
Europa League: 2 partite in trasferta, 2 vittorie.
5 gol fatti, zero subiti.

In casa..














Quindi.. Ecco la soluzione!

Giochiamole tutte in trasferta!
Se il Cagliari è risultato credibile eleggendo come stadio di casa il comodissimo Nereo Rocco di Trieste possiamo ben pensare che un trasferimento armi e bagagli a Lugano ci possa portare bene.
Tantopiù che si trova a pochi chilometri da Mendrisio ove poter sfogare le ansie e i contrastanti sentimenti post-partita facendo shopping da Gucci.

E scusatemi se è poco.

Veniamo alla partita, goduta grazie a Dio tra le mura domestica, appollaiata sul mio spaziosissimo divano senza nessun tifosotto da massacrare.
Piccolo dettaglio, la mia vicina è sempre più convinta che io pratichi sacrifici umani.
Glielo lascio credere.

Difesa a 3 che poi è a 4 con Cambiasso (la difesa a 3 non esiste, ricordatevelo!), unica punta Milito.
Assetto prudente, provinciale per alcuni: io lo chiamo equilibrato. Se non vi va bene, ca**i vostri!
Dopo un inizio difficile in cui Handa dimostra di essere un acquisto della madonna (con due funzioni: difendere al top la porta dell'Inter, far rosicare mio fratello milanista) e un paio di occasioni loro su lanci lunghi iniziamo a farci vivi.
E passiamo al 43' con Pereira, il peggiore in campo secondo alcuni.
Per me, chi segna, già ha fatto il suo.

Non sono "provinciale", sono una donna.
E quindi sono pratica.
E' come col mascara: non importa di che marca sia, l'importante è che volumizzi le ciglia, le allunghi e non sia appiccicoso.
Questo per dirvi che il DiorShow fa ca**re mentre il mascara della Essence è ottimo.

A proposito, ho rivisto l'azione.
Cara incartacozze rosa: fuorigiocami sta minchia.

Secondo tempo più tranquillo. Solo occasioni su calcio da fermo per il chievo che trovano Samir prontissimo.
E arriva il raddoppio, sull'asse Gargano-Cassano.

Poi è il solito sterile assedio finale.
Nulla di che. Ho visto ben altro per mettermi ansia.

Due piccole notazioni.
Walter Samuel.
Non è finito.
Segnatevela bene.
Non è un giocatore finito.
Banalmente non è ancora in forma.

Solo che appunto, troppa playstation e troppo football manager ti fanno credere che sia tutto facile.
Fai clic e vai, schiacci sul quadratino e tiri.
Signori cari, non funziona proprio così.
E bastterebbe schiodare il culo dalla poltrona e fare un po' di sano sport per capirlo.

D'altra parte, vi ricordo che Diego Alberto Milito era stato dato per BOLLITO in data 27/03/2010, al fischio finale di roma-inter 2-1.
Quindi, piano con le parole.

Anche se, forse, il problema sono le parole.
Si usano in maniera un po' troppo disinvolta i termini "finito", "lezione"..
E a proposito.. Cosmi si è incazzato quando gli han dato della provinciale.. E si che il siena così ha - giustamente - giocato a San Siro domenica. Eppure il serse si è incarognito: niente niente avevo ragione quando dicevo che in Italia "provinciale" è usato come dispregiativo?

Naturalmente, il post partita pullula di palati fini, quelli che "abbiamo fatto cagare" e via discorrendo.

Siccome stiamo parlando di calcio, dove il punteggio lo fanno i gol e non di ginnastica, dove conta anche l'esecuzione, direi che tutti queste seghe mentali sul giocare bene siano - appunto - esercizi onanistici per tifosotti in astinenza da sconfitta.
E' un anno che mi fate a fette la ciolla parlandomi dei gobbi che sono "cinici", "spietati", "utilitaristici".. Certo "non sono spettacolari eh, il calcio spettacolo è un'altra cosa, tipo il barcellona" (anzi, direi che mediamente fan c***re molle) "eh, però vincono".

Fatemi capire.
Loro -> Giocan de merda -> Vincono -> Sono cinici

Noi -> Giochiamo di merda -> Vinciamo -> Moriremo tutti

Seguire la freccia, grazie!