10 settembre 2012

Lo sconcertante mondo di Mario



Mario is back!
All right!

L’editorialistadipuntadelCorrieredellasera, il più grande dirigente che la Fiorentina ricordi, l’amico di tutti.
E’ tornato a deliziarci con le sue perle in salsa giuridica.
E dopo giorni di travaglio interiore mi sono chiesta: chi sono io, per farle passare sotto silenzio?

5 settembre: lo sconcerto (mai termine fu più appropriato, in effetti) quotidiano.
Caso Vieri, l’Inter spieghi o taccia per sempre

In realtà, dovrebbe essere il buon editorialistadipunta a spiegare come mai tenda ad usare due pesi e due misure.

Su calciopoli, infatti, l’integerrimo Mario si esprimeva in termini ben differenti: “Sbagliato togliere scudetti alla j**e, la storia non si cancella (15 aprile 2010 – Sussidiario.net).

Ma perchè non “sbagliato togliere l’oro a Ben Jonhson, lo ha vinto sul tartan”.. O anche “Perchè togliere il titolo alla McLaren, il mondiale lo vinse leggendosi attentamente i documenti sottratti alla Ferrari”.
Se tanto mi dà tanto..

Nulla di tutto questo.   Non che mi stupisca, nel senso che l’editorialistadipunta ha dimostrato, anche in passato, di avere qualche problema in termini di competenza sul diritto.

Primo: la definizione di “Tribunale competente”.

Secondo: la normativa vigente.
Sempre nella stessa intervista, tiene a sottolineare – a proposito delle telefonate intercorse tra Facchetti e i designatori – che “Certo le intercettazioni presentate dalla difesa sono differenti da quelle di Moggi per stile e forma, ma la sostanza non sembra cambiare molto: «Non si possono avere contatti con chi deve giudicare».”

Peccato che all’epoca dei fatti fosse più che lecito parlare coi designatori.
Solo dopo il 2006 è stato vietato.

Ben diverso era parlare con loro di “calciomercato” sulle SIM svizzere.. (Beh, in effetti di compravendita si trattava. Di partite però. Ma son dettagli, immagino).

Sempre lui, ci tiene a far sapere che il teorema di craxiana memoria 1 ladro + 1 ladro = 0 ladri è uno dei capisaldi del diritto penale “Sono in una diversa forma ed eleganza rispetto a quelle contestate a Moggi, ma sembrano alleggerire la posizione dell’ex direttore generale della Juventus”.
Infatti: 5 anni e 4 mesi. Una straGGGe!

Pensa se non l’avessero alleggerita, la posizione.


E l'esilarante "Non si può togliere la storia per il comportamento di alcuni dirigenti".
Infatti non si toglie la storia.
Si comminano condanne.
Come è giusto che sia. A me è stato insegnato che "ogni responsabilità civile verso terzi per fatti commessi dal dirigente nell’esercizio delle proprie funzioni è a carico dell’azienda”.

A meno che la giurisprudenza non sia cambiata direi che anche qui non ci siamo, my dear.

Oggi, ci racconta con toni degni di Ian Fleming, che “E’ molto seria la sentenza che condanna l’Inter.. (e Telecom no?) E’ così brutta da sembrare la fantasia di un brutto film americano. Essendo dunque stata una storia reale, è giusto dire che è stata una storia terribile, sconvolgente, non degna del Moratti limpido e al di sopra delle parti che sono abituato a vedere”

E già qui ci sarebbe da ridere, visti i due pesi e due misure mostrati dal nostro in passato.

Ma il top arriva quando supermario si avventura nel commento della sentenza: “E temo non si possa più nemmeno discutere se sia accaduto o meno, perchè la sentenza finale, da quanto si capisce, è frutto di un accordo. Vieri aveva chiesto nel complesso oltre 21 milioni di euro. Il milione rimasto è un’ottima transazione finale”.

Da quanto si capisce?
Ecco mario.
Mi sa che tu non hai capito davvero un c***o. Così, a naso eh!

La sentenza finale NON è frutto di un accordo.

L’Inter (in solido con Telecom) è stata condannata a pagare. Di sua sponte non lo avrebbe mai fatto, tanto è vero che ricorrerà in appello.

Una transazione è un "accordo tra le parti coinvolte in una determinata vertenza finalizzato, principalmente, a scongiurare il ricorso al Giudice". In pratica, è quel patto tra le parti che evita di entrare in causa o consente di interromperla prima della decisione finale del giudice.

Ops!


E arriviamo all’ultima, lacrimevole, considerazione “siamo davanti a una società che fa pedinare un proprio giocatore e mette sotto controllo il suo telefono” (ricordiamo, magari, che si trattò solo di acquisizione di tabulati e non anche di "ascolto clandestino£ delle chiamate).

Caro mario, so di darti un dolore.

Ma giusto un mese fa la Cassazione, stabilito, con sentenza n° 14197/12, depositata il 7 agosto, la legittimità del poter usare investigatori privati per accertare fatti illeciti del dipendente, sottolineando, però, quali siano i confini ritenuti leciti della curiosità del datore di lavoro o quando possa ritenersi giustamente insospettito.

Tu ne fai una questione di ciò che faresti o non faresti. Di ciò che è morale e ciò che non lo è. Io ne faccio una questione giuridica ma ragioniamo pure col tuo (discutibile) metro: mentire ai tifosi in che categoria rientra?

In fondo, tu hai smentito la cessione di rui costa il 21 giugno 2001 "Stimo Cragnotti, e mi spiace molto per lui - ha affermato Sconcerti -, ma Manuel Rui Costa da Firenze non si muove, a meno che non accadano catastrofi economiche e sono sicuro che non accadranno". Salvo poi cederlo al milan il 3 luglio.
Nella stessa intervista ci informa che "Dopo la cessione di Toldo al Barcellona - ha continuato Sconcerti -, stiamo cercando un portiere”.

Infatti, il 4 luglio, sul sito dell’Inter compare la seguente notizia:

RAGGIUNTO UN ACCORDO PER TOLDO: E' DELL'INTER
Mercoledì, 04 Luglio 2001 22:14
MILANO - Al termine di un incontro fra l'amministratore delegato viola Luciano Luna e il presidente dell'Inter Massimo Moratti, la società nerazzurra ha raggiunto un accordo per l'acquisizione del portiere della Fiorentina e della nazionale, Francesco Toldo.













Chiudo con una chiosa, a dimostrazione di quanto l’editorialistadipunta del corriere sappia.

Così si chiude l’intervista al sussidiario:

Le polemiche intorno a calciopoli possono minare la serenità dell’ambiente nerazzurro apparso molto nervoso nell’ultimo mese e mezzo?
L’Inter dimostra di essere nervosa perché il suo allenatore è nervoso. Mourinho ha fatto del nervosismo una strategia: in certi momenti questo atteggiamento paga, in altri no.

Era il 15 aprile 2010.

Direi che ha pagato.
 


O no?