16 dicembre 2011

La tessera del tifoso è illegittima! Anzi, no


Squilli di trombe, rullar di tamburi.

Il Consiglio di stato delibera: la tessera del tifoso è illegittima.

Esultano gli ultrà.


Ok ragazzi.
Richiudete le bottiglie e facciamo chiarezza.

Non è proprio così.
La tessera di sta minchia continua ad essere legittima.

Illegittimo è, cito dal provvedimento del CdS, "l’abbinamento inscindibile (e quindi non declinabile dall’utente) tra il rilascio della tessera di tifoso (istituita per finalità di prevenzione generale in funzione di una maggiore sicurezza negli stadi) - ergo legittimo - e la sottoscrizione di un contratto con un partner bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata potrebbe condizionare indebitamente (nella misura in cui si provi che l’uso della carta non sia funzionale ad assicurare le finalità proprie della tessera del tifoso) la libertà di scelta del tifoso-utente e potrebbe pertanto assumere i tratti di una pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del consumo".

Risultato, all'atto pratico? Il Tar del Lazio, dopo aver respinto il ricorso presentato da Federconsumatori e Codacons, sarà costretto a tornare sulla materia. Ovviamente nei tempi previsti dalla giustizia italiana, ça va sans dire.

Il Cosiglio di stato, in relazione alle "pratiche commerciali scorrette", precisa che "considerato, peraltro, che in tal senso depone il fatto che, per il tifoso, l’ottenimento della tessera appare condicio sine qua per poter essere ammesso, nelle giornate di trasferta della propria squadra, nel reparto dello stadio riservato agli ospiti, di guisa che appare verosimile che l’acquisizione di tale utilità potrebbe indurlo a compiere un’operazione commerciale ( sottoscrizione della carta prepagata) che non avrebbe altrimenti compiuto".

Cosa significa, in soldoni?

La tessera come strumento di prevenzione è legittima.
Abbinarci obbligatoriamente la sottoscrizione di una carta di credito ricaricabile NO, tanto è vero che nel programma del Viminale non è menzionato l'obbligo di sottoscrivere una carta di credito.
E non potrebbe essere altrimenti.

Perchè dovrebbe esserlo?

Oh, questa è una cosa che vado dicendo da secoli.
Personalmente adoro usare la carta di credito. Ne ho due, collegate al mio conto.
Quella principale - con rimborso a saldo - e una comodissima ricaricabile per gli acquisti via internet o in luoghi a rischio clonazione.
Per la cronaca - e consiglio a tutti di farlo - ho attivato la notifica via sms per qualsiasi movimento. Sembra una precauzione inutile ma non lo è affatto. In caso di clonazione, la banca riconosce senza fare storie il rimborso di tutte le spese post-denuncia
Sulle altre, sverga.
Ok, fine della pubblicità-progresso.

Dicevamo.
Io amo le carte di credito.
Ma perchè devo essere costretta a sottoscriverne una che non userò mai, solo per consentire alla Banca che si puppa i miei dati di mandarmi a casa luccicanti flyers/brochures dei conti correnti dedicati a me, interista?
Cara Bpm: sono interista, non boccalona.
E le condizioni esclusive che mi proponi sono.. Come dire... EHM!
Lasciamo perdere.
Non basta vestirle di nerazzurro. Non con me almeno.
Ma torniamo alla splendida (?) "Siamo noi".
Che tanto non userò.

A leggere il FIA c'è da farsi due risate.
Premessa.
Ricaricare la MIA carta costa zero.
Mi collego online e... HOP!
Fatto.

Ora, ragazzi...
Se volete monitorare i miei acquisti, fate almeno la cortesia di pagarmi.
Voi a me.
(Tanto non la uso).

Invece no. Ricaricare Siamo noi COSTA.
Anche per i clienti Bpm.
Quindi no. Non è una volponesca maniera di provare a farti diventare loro correntista.

Non ci credete?
Qui, trovate il FIA aggiornato (tralascio ogni commento sull'orrida impaginazione).

Vi servo un bell'estratto delle spese.


No, dico..
Ci rendiamo conto?
Tralascio il costo di 10 (DIECI!!!) euro applicato a chi non vuole sottoscrivere l'abbonamento ma desidera comunque avere la tessera per assistere a partite con limitazioni/trasferte.
In sintesi, devo PAGARE - salata!!! - una Carta di credito che NON voglio e di cui NON ho necessità per ottemperare ad un obbligo previsto dalle Leggi vigenti. Per la cronaca, la MIA ricaricabile costa 5,95 euro l'anno. Senza spese ulteriori, eventuale scarico del credito residuo a parte.

Passi la ricarica presso le ricevitorie Sisal per le commissioni di "cambio circuito".
Passino anche (ma perchè?) le ricariche tramite ATM. Per dire, io non pago commissioni sul pagobancomat, non le pago sui prelievi extra-gruppo, non le pago sui versamenti allo sportello e dovrei regalare 2 euro a Bpm così, per avergli occupato per cinque minuti un ATM o un cassiere?
Scherziamo?

Ok, no problem. Vai di bonifico, ovviamente online.
Euro 0,75.


Euro 0,75?

Euro 0,75?

Euro 0,75?

Ma mi pigliate per il culo?
Non pago i bonifici in Italia, non pago quelli in Europa (se non quelli per cassa) e devo pagare una commissione per ricaricare "Siamo noi"?

E a che titolo, di grazia?
Spesa di incasso?
Disturbo?
Voglio dire.. Il sistema, grazie alla "causale intelligente", dovrebbe fare tutto da sè.

A meno che, visto come funzionava coi biglietti (non acquistabili il sabato perchè non c'era l'omino che manualmente li emettesse e li portasse a San Siro la domenica) la riconciliazione non funzioni così...



... BPM, non mi avrai...

 

TIE'